Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana «partecipano al lutto della famiglia, in particolare della moglie Simonetta e della figlia Serena, per la scomparsa di Sergio Di Battista, un caro collega, un signore del giornalismo». Già caporedattore centrale di Paese Sera e de La Nazione, aveva 86 anni e se n'è andato dopo una lunga malattia e un dolore atroce, dovuto alla scomparsa della figlia Silvia.
«Sergio – ricorda il sindacato regionale –, eccezionale raccontatore del costume italiano, grande passione per "Come eravamo" e per gli anni Sessanta che definiva "i favolosi", aveva avuto il lancio professionale a Roma, con Paese Sera. Si era sposato con Simonetta Batini, sorella di Giorgio, per molto tempo capocronista de La Nazione. Entrambi, Giorgio e Simonetta, figli di un personaggio fiorentino di primo piano come il colonnello Aldighiero Batini, comandante dei vigili urbani ma soprattutto rifondatore del Calcio storico. Sergio Di Battista si era talmente ben distinto nella redazione romana di Paese Sera, tanto che l'editore decise di affidargli l'incarico di guidare la redazione che, sulla fine degli anni Settanta, venne aperta a Firenze».
Di Battista, aggiunge l'Ast, «fu grande talent scout: con lui crebbero Manuela Righini, Aldo Villani, Piero Meucci. E lavorò con un già veterano come Mario Talli. L'esperienza fiorentina di Paese Sera si consumò in non molti anni, ma Sergio venne chiamato dalla concorrenza, ossia da La Nazione, dove divenne rapidamente capo redattore centrale. E seppe farsi apprezzare per il grande senso della notizia e i modi squisiti, mai sopra le righe. E anche da pensionato era sempre un piacere parlarci e, soprattutto, sentirlo parlare. Con Sergio, e non è retorica, se ne va un altro pezzo di storia del giornalismo fiorentino. E anche di noi che l'abbiamo conosciuto e molto apprezzato».
Il funerale si svolgerà oggi, 29 marzo, alle ore 15 nella Chiesa di San Marco Vecchio in Via Faentina, a Firenze.