È morto Domenico D'Amati, storico avvocato dei giornalisti italiani, da sempre e sempre dalla parte di chi aveva nel cuore l'articolo 21 della Costituzione, indomito combattente contro ogni forma di bavaglio, di oscurità, di oscurantismo.
La sua vita è stata dedicata alla difesa dei diritti, a cominciare da quelli delle giornaliste e dei giornalisti precari.
Sino alla fine si è battuto per ottenere verità e giustizia per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Si deve soprattutto a lui se esiste ancora una speranza di arrivare a identificare i mandanti, gli esecutori e i depistatori.
Assieme a Federico Orlando fu tra i fondatori e i garanti della associazione Articolo 21.
La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime il suo cordoglio alla famiglia, al figlio Giovanni che ne ha raccolto l'eredità e troverà il modo di ricordare la sua azione e il suo impregno a favore della libertà di informazione e del diritto ad essere informati.