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Lutto 07 Ott 2010

È morto il giornalista e scrittore Sergio Macchiavelli, discendente del grande Niccolò, aveva 87 anni

Il giornalista e scrittore Sergio Macchiavelli, discendente della nobile famiglia fiorentina che dette i natali' al grande Niccolò, è morto nella sua casa di Firenze all'età di 87 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia. Autore del libro di memorie ''L'ultimo dei Macchiavelli ricorda... Ricordi ed incontri di un giornalista d'altri tempi'' (editore Polistampa, 1999), nel 2008 il Consiglio dei ministri gli concesse il vitalizio previsto dalla cosiddetta Legge Bacchelli riservate alle personalità che hanno illustrato il mondo della cultura. Dopo la carriera giornalistica fu presidente della società ''A.P.E. - Affissioni Pubblicitarie Europee'', di cui fu il fondatore nel 1958.

Il giornalista e scrittore Sergio Macchiavelli, discendente della nobile famiglia fiorentina che dette i natali' al grande Niccolò, è morto nella sua casa di Firenze all'età di 87 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia. Autore del libro di memorie ''L'ultimo dei Macchiavelli ricorda... Ricordi ed incontri di un giornalista d'altri tempi'' (editore Polistampa, 1999), nel 2008 il Consiglio dei ministri gli concesse il vitalizio previsto dalla cosiddetta Legge Bacchelli riservate alle personalità che hanno illustrato il mondo della cultura. Dopo la carriera giornalistica fu presidente della società ''A.P.E. - Affissioni Pubblicitarie Europee'', di cui fu il fondatore nel 1958.

Nato a Firenze il 30 giugno 1923, Sergio Macchiavelli iniziò la carriera nel giornalismo, dove militò per oltre 18 anni. Entrato a fine 1940 a ''La Nazione'', già corrispondente dell'Associated Press e del quotidiano ''Il Buonsenso'', nel 1948 fondò il periodico ''L'intervallo'' che diresse fino al 1955, anno in cui fondò un nuovo settimanale di attualità, ''Mezzogiorno'', che diresse, unitamente alla rivista in tre lingue (italiano, inglese e tedesco) ''Tuscany'', fino al 1958. Fu in quell'anno che decise di abbandonare il giornalismo, anche a seguito di una profonda crisi spirituale che turbò il suo animo, per dedicarsi ad una nuova attività, quella pubblicitaria, che meglio rispondesse alle sue qualità intellettuali e espressive.
Sebbene quasi del tutto sprovvisto di mezzi finanziari, organizzò e impiantò, in società con un tecnico pubblicitario già esperto del ramo (che però doveva abbandonarlo di lì a un paio di anni, forse perché spaventato dalla continua espansione della loro impresa), un'azienda di pubblicità stradale a carattere nazionale che di anno in anno si è sempre maggiormente sviluppata con un incredibile incremento fino a diventare una delle più importanti in campo nazionale. Grazie al suo lavoro imprenditoriale, nel 1988 una famosa università americana ha conferito a Macchiavelli una laurea ad honorem per i meriti acquisiti in 30 anni di attività nel campo della pubblicità stradale. (ADNKRONOS)

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