“La scomparsa di Gilberto Evangelisti è un lutto per tutto il giornalismo italiano e in particolare per la Federazione della Stampa. Giornalista di grande umanità e di elevate doti professionali ha saputo portare la sua indiscussa capacità di relazione sia all’interno degli organismi di categoria, che ha sapientemente guidato, sia all’interno del giornalismo sportivo radio televisivo, dove ha raccolto grandi e significativi risultati. Eletto Presidente della Federazione della Stampa nel congresso di Bormio del 1989, da una maggioranza fortemente caratterizzata, seppe sempre far prevalere con giudizio e intelligenza il principio dell’unità dei giornalisti italiani e del loro sindacato.
E' morto questa notte nella sua casa a Roma il giornalista Gilberto Evangelisti. Lo confermano l'associazione della Stampa Romana, la Fnsi e l'Ordine dei giornalisti. Evangelisti è stato uno dei mostri sacri del giornalismo sportivo italiano per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Il 30 marzo scorso il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha ospitato la cerimonia di consegna ad Evangelisti di una targa per i suoi 50 anni di iscrizione all'Ordine.
Gilberto Evangelisti, aveva 82 anni ed era nato il 17 settembre 1928.
I funerali si svolgeranno domani alle 10 nella chiesa di Nostra Signora di Coromoto a Roma. (ANSA)
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
“La scomparsa di Gilberto Evangelisti è un lutto per tutto il giornalismo italiano e in particolare per la Federazione della Stampa. Giornalista di grande umanità e di elevate doti professionali ha saputo portare la sua indiscussa capacità di relazione sia all’interno degli organismi di categoria, che ha sapientemente guidato, sia all’interno del giornalismo sportivo radio televisivo, dove ha raccolto grandi e significativi risultati. Eletto Presidente della Federazione della Stampa nel congresso di Bormio del 1989, da una maggioranza fortemente caratterizzata, seppe sempre far prevalere con giudizio e intelligenza il principio dell’unità dei giornalisti italiani e del loro sindacato. Presidente della Federazione, prima con la segreteria di Giuliana Del Bufalo poi con quella di Giorgio Santerini, fu il protagonista di quel patto che ricompose negli anni ’90 l’unità nella gestione sindacale. Commentatore radiofonico sportivo incomparabile riusciva sempre a creare un feeling diretto con gli ascoltatori, qualunque fosse l’attesa dei tifosi, arrivando ai gradi più alti della carriera professionale, con le stesse doti di intelligenza e moderazione che seppe trasferire nell’attività sindacale alimentando il dialogo e stemperando le tensioni politiche più accese, vivendo sempre l’impegno sindacale come servizio per l’intera categoria. Con lo stesso spirito di servizio Gilberto Evangelisti aveva dedicato i suoi ultimi anni a seguire con amorevole attenzione i corsi dell’Ordine professionale dedicati ai giovani praticanti che si affacciavano alla professione. La Federazione Nazionale della Stampa, a nome di tutti i giornalisti italiani si associa ai familiari nel dolore per la scomparsa di un grande collega e di un grande amico”.
GIORNALISTI: MORTO GILBERTO EVANGELISTI
E' morto questa notte nella sua casa a Roma il giornalista Gilberto Evangelisti. Lo confermano l'associazione della Stampa Romana, la Fnsi e l'Ordine dei giornalisti. Evangelisti è stato uno dei mostri sacri del giornalismo sportivo italiano per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Il 30 marzo scorso il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha ospitato la cerimonia di consegna ad Evangelisti di una targa per i suoi 50 anni di iscrizione all'Ordine.
Gilberto Evangelisti, aveva 82 anni ed era nato il 17 settembre 1928.
I funerali si svolgeranno domani alle 10 nella chiesa di Nostra Signora di Coromoto a Roma. (ANSA)
GIORNALISTI: USIGRAI,EVANGELISTI DIRETTORE IN RAI DEI PRIMATI
''L'Usigrai è in lutto per l'improvvisa scomparsa di Gilberto Evangelisti, che fino all'ultimo ha prestato la sua intelligenza e le sue energie in favore della categoria dei giornalisti'', è quanto si legge in una nota di Carlo Verna, segretario del sindacato dei giornalisti Rai.
''Per conto di quelli Rai ho avuto occasione di ringraziarlo personalmente proprio pochi giorni fa in occasione di una cerimonia voluta dall'Ordine nazionale e da quello del Lazio per i suoi 50 anni di professione - aggiunge -. Un ringraziamento che va ribadito ora che Gilberto non c'e' piu', ricordando che fu Direttore in una Rai che sapeva imporre primati. Evangelisti, che si occupo' per il servizio pubblico radiotelevisivo, tra l'altro, dei mondiali di calcio di Italia '90 creo' la testata
giornalistica sportiva oggi Raisport, e la fece crescere con maestria, sfruttando anche il contributo dei colleghi delle sedi regionali e opportunamente decentrando produzioni. Lascia in noi un grande vuoto'', conclude la nota di Verna. (ANSA)
GIORNALISTI: CNOG, EVANGELISTI MAESTRO PER INTERE GENERAZIONI
''Molte volte è capitato di scrivere che il mondo del giornalismo è in lutto. Ma raramente queste parole hanno avuto il significato profondo che le lega alla scomparsa di Gilberto Evangelisti. Gilberto non era un collega come tanti. Era un uomo sensibile, sempre disponibile ad aiutare chiunque, capace di un'autoironia senza confini. È stato amico leale di tanti, testimone quotidiano di una rara capacità di essere corretti nei rapporto con tutti. Ma è stato, soprattutto, un Maestro per intere generazioni di giornalisti'': questo il ricordo del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti.
''Faceva da chioccia ai colleghi che si preparavano ad affrontare la prova d'esami, migliaia e migliaia nel corso degli anni. In particolare a quanti frequentavano il corso di Fiuggi.
Li 'tradiva' solo quando c'era una partita della sua Roma - aggiunge la nota -. Il 30 marzo scorso, quando davanti al Consiglio nazionale dell'Ordine il presidente dell'Odg del Lazio Bruno Tucci gli ha consegnato, a sorpresa, la targa per i suoi 50 anni di iscrizione Gilberto ha trattenuto a stento la commozione. La voce rotta dall'emozione, sul filo delle lacrime, è riuscito a dire solo poche parole, prima di essere stretto da un abbraccio che l'intero Consiglio Nazionale dell'Ordine ha voluto dargli, testimonianza di un affetto vero che rimarrà in tanti''. (ANSA)