«Ci ha lasciato Gianni Mura, persona ironica, libera, popolare e non populista, che amava la Costituzione e detestava bavagli e censure. Ha raccontato lo sport, e non solo, senza mai concedere nulla alla retorica e all'omologazione del pensiero e del linguaggio». La Federazione nazionale della Stampa ricorda così il giornalista, storica firma di Repubblica, morto sabato 21 marzo all'età di 74 anni all'ospedale di Senigallia, vicino Ancona, per un improvviso attacco cardiaco.
Nato a Milano nel 1945, all'impegno nel giornalismo ha affiancato quello di scrittore, pubblicando, tra i tanti libri, il romanzo "Giallo su giallo", vincitore nel 2007 del Premio Grinzane, ambientato durante lo svolgimento del Tour de France.
Memorabili le sue cronache di ciclismo e calcio; cronista stimato; lo ricordano rappresentanti del mondo sportivo e della categoria, ma anche delle istituzioni. Ai familiari, agli amici e ai colleghi le condoglianze della Fnsi.