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Angelo Guglielmi (Foto: Ansa)
Lutto 11 Lug 2022

È morto Angelo Guglielmi, storico direttore di Rai3

Giornalista, saggista, critico letterario, lanciò programmi che hanno fatto la storia della rete e della tv pubblica, oltre che personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Serena Dandini. Aveva 93 anni. Usigrai: «Ha rivoluzionato la televisione con creatività  e sperimentazione».

È morto nella notte fra domenica 10 e lunedì 11 luglio 2022, all'età di 93 anni, Angelo Guglielmi, storico direttore di Rai3. Lanciò programmi che hanno fatto la storia della rete e della tv pubblica, oltre che personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Serena Dandini, Piero Chiambretti, Daniele Luttazzi, Fabio Fazio.

Originario di Arona, in provincia di Novara, dove è nato il 2 aprile del 1929, oltre che dirigente, fu critico letterario, saggista, giornalista, presidente dell'Istituto Luce, assessore alla Cultura per il Comune di Bologna.

Entrato in Rai nel 1955, diresse Rai3 dal 1987 al 1994, dando vita a una rete audace e innovativa e creando quella che è stata battezzata la tv della realtà. Sotto la sua direzione nacquero programmi come Samarcanda, Blob, Telefono giallo, Quelli che il calcio, La tv delle ragazze, Avanzi, Mi manda Lubrano, Chi l'ha visto?, Ultimo minuto e Un giorno in pretura. Lo share medio della rete passò in pochi anni da meno dell'1% ad oltre il 10%.

Dal 2001 al 2004 nel Comitato di consulenza dell'Enciclopedia del cinema edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, Guglielmi ebbe amici che hanno fatto la storia del '900, fu tra i fondatori del collettivo letterario neo-avanguardista Gruppo 63 con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti, Beniamino Placido, Alberto Arbasino. Scrisse per Paese Sera e per il Corriere della Sera, nonché su numerose riviste.

Per anni critico letterario per L'Espresso, scrisse fino a tarda età per Tuttolibri - La Stampa ed ebbe un blog negli ultimi anni di vita sul sito web del Fatto Quotidiano.

Numerose le pubblicazioni, alcune delle quali scritte a quattro mani con Stefano Balassone, suo vice alla guida di Rai 3. Particolarmente nota la trilogia, che scrisse negli anni Sessanta, dedicata a Michelangelo, Dante e Cavour. Tra le altre opere Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vent'anni di impazienza (1965); Vero e falso (1968); La letteratura del risparmio (1973); Carta stampata (1978); Il piacere della letteratura (1981); Trent'anni di intolleranza (mia) (1995); Il romanzo e la realtà (2010).

In occasione dei suoi 90 anni uscì la sua ultima fatica letteraria (edita da La Nave di Teseo), 'Sfido a riconoscermi - Racconti sparsi'. Un racconto fitto di incontri letterari e personali: da Gadda ad Arbasino, da Calvino a Eco, da Moravia a Pasolini dal Neorealismo ai reality in tv.

«Grande intellettuale, lucido critico letterario storico direttore di Rai3, ha rivoluzionato la televisione con creatività e sperimentazione e inventato la tv-realtà. Con lui se ne va una grande pagina di storia della cultura italiana», il ricordo dell'Usigrai.

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