CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 20 Set 2010

E’ il momento di dire addio ai corrispondenti esteri? Da lsdi.it

Solana Larsen, managing editor di Global  Voices, ipotizza che "saranno le voci locali a fornirci le notizie dall’ estero", sostenendo che "le persone che vivono nel loro paese forniscono un servizio migliore perché non sono influenzate da agende esterne"

Solana Larsen, managing editor di Global  Voices, ipotizza che "saranno le voci locali a fornirci le notizie dall’ estero", sostenendo che "le persone che vivono nel loro paese forniscono un servizio migliore perché non sono influenzate da agende esterne"

– Una tesi eretica che ha  trovato però il sostegno  di  Richard Sambrook, ex direttore della sezione Global News della BBC, secondo cui il giornalismo paracadutato starebbe per sparire, mentre centinaia di stringer locali sono già al lavoro per la BBC – Ma che, come testimonia sul sito del Guardian, Roy Greenslade,  vede anche diversi oppositori,  fra cui uno dei fondatori  di Global Voices, Ethan Zuckerman

http://www.lsdi.it/2010/09/17/e%E2%80%99-il-momento-di-dire-addio-ai-corrispondenti-esteri/

-----

I social media ormai uno strumento standard per i giornalisti europei

Secondo una ricerca condotta da Cision (azienda inglese specializzata  nell’ analisi dei media) e dalla University of Sunderland, l’ 80% dei giornalisti di Uk, Francia e Germania , usano le reti sociali come fonti o come strumento di promozione del loro lavoro – Ma i nuovi strumenti non hanno rimpiazzato le vecchie pratiche: il 70% del campione (549 giornalisti) usano, per il lavoro di verifica e la ricerca di notizie, comunicati stampa, PR e siti web delle aziende con la stessa frequenza di tre anni fa

http://www.lsdi.it/2010/09/19/i-social-media-sono-ormai-uno-strumento-standard-per-i-giornalisti-europei/

-----

Dal giornalismo alle PR: in Uk un fiume in piena

Il rivolo dei giornalisti che in UK migrano verso le PR è diventato un fiume - Ne parla Shafik Meghji su PRWeek, una delle maggiori testate online nel campo delle pubbliche relazioni – Un consulente racconta che il numero di curriculum vitae che riceve da parte di giornalisti interessati a inserirsi nelle PR cresce del 100% anno su anno – E dall’ anno scorso il National Council for the Training of Journalists (NCTJ) ha dato il via a un corso per “giornalisti-PR”

http://www.lsdi.it/2010/09/18/dal-giornalismo-alle-pr-in-uk-un-fiume-in-piena/

-----

Dai giornalisti Usa 470.000 dollari di donazioni ai partiti nel 2010

Una analisi del Center for Responsive Politics - Le donazioni ai democratici sono state superiori a quelle finite ai repubblicani

http://www.lsdi.it/2010/09/16/dai-giornalisti-usa-470-000-dollari-di-donazioni-ai-partiti-nel-2010/

-----

Media e potere
WikiLeaks? Alla fine è una buona idea

Malgrado tutti i suoi difetti, contro venti e maree, WikiLeaks ha reso un grosso servizio alla trasparenza, alla democrazia e all’ apertura, dicono Geert Lovink e Patrice Riemens  in queste ‘Dieci tesi’, una interessante riflessione sulle implicazioni della vicenda dei ‘Diari di guerra’ afghani diffusi da WikiLeaks  -  Vorremmo che fosse diverso, ma, come si dice, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo – La dose eccessiva di informazione oggi è un dato di fatto. Ci si può aspettare che questa sovrabbondanza continui ad aumentare in maniera esponenziale. Organizzare e interpretare questa immensa montagna di dati è una sfida collettiva, che si chiami WikiLeaks o meno

http://www.lsdi.it/2010/09/16/wikileaks-alla-fine-e-una-buona-idea/

-----

Giornali

Crescono in Usa i lettori dei giornali online ma non compensano la fuga dalla carta

Un sondaggio del Pew Research Center registra un aumento significativo del tempo dedicato dai cittadini Usa all’ informazione (70 minuti al giorno) ma conferma anche la mancata compensazione carta/online nel campo dei giornali – Nel giorno del sondaggio lo il 26% del campione hanno letto un giornale di carta, contro il 30% del 2008 e il 38% del 2006 – Parallelamente è cresciuta la lettura online: il 17% hanno letto un giornale online, contro il 13% del 2008 e il 9% del 2006. Ma la compensazione è solo parziale: la somma dei lettori dei quotidiani online e off-line è pari al 37%, contro il 39% del 2008 e il 43% del 2006

http://www.lsdi.it/2010/09/16/crescono-in-usa-i-lettori-dei-giornali-online-ma-non-compensano-la-fuga-dalla-carta/

-----

La Rete

Reinventare la blogosfera federando i blog

Thierry Crouzet, esperto di Rete e scrittore eccentrico (convinto che il futuro del web sia la fine dei siti web), propone ai blogger francesi di cominciare prima di tutto a  federare le loro statistiche – Non si tratta tanto di creare un aggregatore, ma più che altro uno strumento di valutazione e di autopromozione

http://www.lsdi.it/2010/09/14/reinventare-la-blogosfera-federando-i-blog/

-----
Aggregatori di notizie: nuova informazione o pratica illegale?

Una ricerca americana analizza le cause che alcuni grandi editori , a partire da Murdoch, hanno  dichiarato contro le maggiori strutture di news aggregation, come Google News o Huffington Post,  accusate di fare affari sulla pelle delle media companies tradizionali – La legalità di questo business model  e la monetizzazione del contenuto prodotto da terze parti non è una pura questione accademica, ma un rilevante problema economico e lo studio del Citizen Media Law Project offre un importante contributo per delineare lo scontro in atto e le eventuali vie d’ uscita – Lo studio si concetra sulla situazione Usa ma, osserva Pietro Macri (Ejo)può però essere esportabile in qualsiasi altro contesto

http://www.lsdi.it/2010/09/16/aggregatori-di-notizie-nuova-informazione-o-pratica-illegale/

----- 

Video

Il web documentario, un nuovo modo di raccontare

Philippe Brault, uno degli autori di Prison Valley, il web documentario vincitore all’ ultimo Festival di Perpignan, racconta la storia del progetto e i cambiamenti nel punto di vista che ha dovuto adottare per realizzarlo

http://www.lsdi.it/2010/09/15/il-web-documentario-un-nuovo-modo-di-raccontare/

-----

La France Press lancia un servizio di notiziari video HD

Il servizio ad alta definizione coprirà per ora i notiziari in inglese e francese, ma – rileva Editorsweblog – nelle prossime settimane verrà ampliato anche ai notiziari in spagnolo, portoghese, arabo, tedesco e polacco

http://www.lsdi.it/2010/09/16/la-france-press-lancia-un-servizio-di-notiziari-video-hd/

-----
Pubblicità
Online al 12% e nel 2014 salirà al 17,2%

Secondo uno studio della società di ricerca “eMarketer“ gli investimenti pubblicitari su Internet aumenteranno quest’anno dell’ 11,9% (raggiungendo i 61,8 miliardi di dollari) - Il trend positivo con tassi di crescita annuali superiori al 10% si manterrà fino al 2014, quando gli investimenti pubblicitari globali su Internet sfioreranno i 100 miliardi di dollari (96,8, per la precisione), crescendo a ritmi superiori a quelli d’ogni altro media

http://www.lsdi.it/2010/09/14/pubblicita-online-al-12-e-nel-2014-salira-al-172/

@fnsisocial

Articoli correlati