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Vertenze 09 Gen 2012

Dopo lo stop ai licenziamenti, cauto ottimismo Si profilano gli ammortizzatori sociali per i colleghi

E' durato cinque ore il primo confronto sulla vertenza di Sardegna 1 tra l'editore Giorgio Mazzella e i rappresentanti sindacali di giornalisti, tecnici ed amministrativi. Dopo l'annuncio del licenziamento di quattro redattori su dieci in organico, l'azienda ha sospeso ilprovvedimento avviando da oggi il negoziato. Si profila una soluzione con il ricorso agli ammortizzatori sociali, non escludendone nessuno a priori.

E' durato cinque ore il primo confronto sulla vertenza di Sardegna 1 tra l'editore Giorgio Mazzella e i rappresentanti sindacali di giornalisti, tecnici ed amministrativi. Dopo l'annuncio del licenziamento di quattro redattori su dieci in organico, l'azienda ha sospeso il
provvedimento avviando da oggi il negoziato. Si profila una soluzione con il ricorso agli ammortizzatori sociali, non escludendone nessuno a priori.

Cauto ottimismo da parte dei sindacati. ''I licenziamenti restano sospesi e domani ci sarà un approfondimento tecnico - spiega il segretario nazionale della Fnsi Franco Siddi - Ora si intravede qualche spiraglio per una soluzione non traumatica che porta a valutare meglio tutte le opportunità''. ''Si è riaperta una trattativa - aggiunge il leader della Cgil sarda Enzo Costa - e nel dialogo si stanno ricercando le soluzioni possibili per la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio dell'emittente''.  (CAGLIARI, 9 GENNAIO  –  ANSA)

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ
Cagliari 7 gennaio 2011

Luciano Uras – “ Niente licenziamenti nelle imprese che beneficiano di contributi o finanziamenti pubblici a qualunque titolo percepiti. Questa condizione ha un particolare valore per chi garantisce una libera informazione ai cittadini, in una difficile situazione sociale e di crisi come quella attuale”.

“Niente licenziamenti nelle imprese che beneficiano di contributi o finanziamenti pubblici a qualunque titolo percepiti. Questa condizione ha un particolare valore per chi garantisce una libera informazione ai cittadini, in una difficile situazione sociale e di crisi come quella attuale.
Non voglio entrare in una discussione sterile sul valore dei dati sull’occupazione del terzo trimestre. Se qualcuno si illude che in Sardegna l’occupazione stia crescendo è un ottimista pericoloso e non ha ancora capito nulla della attuale situazione economica e sociale che ai più, motivatamente, appare disastrosa. Invito gli ottimisti a considerare le oltre 600 vertenze industriali e di lavoro aperte e prive di soluzione, i tanti lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, i tanti licenziati senza sussidio e il fatto che la popolazione attiva in Sardegna è tra le più basse in Italia e i Europa.
In questa situazione è veramente incomprensibile che aziende sostenute finanziariamente da commesse e contributi pubblici a vario titolo percepiti, come quelle dell’informazione radio-televisiva procedano a licenziamenti, senza aver esperito ogni utile tentativo per la conservazione dei posti di lavoro. Questo soprattutto se si considera che i finanziamenti regionali sono condizionati al rispetto integrale dei contratti collettivi di lavoro e degli accordi sindacali. Quanto sta succedendo a Sardegna Uno preoccupa molto. Sappiamo della disponibilità e della responsabilità dimostrata da sindacati e lavoratori ad affrontare – anche tramite l’attivazione di contratti di solidarietà - il contenimento delle spese di gestione. Di questa e altre questioni dovrà occuparsi il Consiglio regionale nelle Commissioni competenti, tra cui quella Bilancio e Programmazione.
La Regione spende per comunicazione e pubblicità istituzionale cifre significative – circa 35 milioni di euro (nel triennio 2012/2014) solo contando quelle più direttamente riferibili alla Amministrazione Centrale. Ha quindi il dovere di occuparsi del rispetto della pluralità, completezza e trasparenza dell’informazione, che in questa fase non può assolutamente essere ancora colpita. La situazione sociale nell’isola richiede l’impegno di tutti, della politica, del sindacato ma anche dell’imprenditoria sarda”.

EMITTENTE TV "SARDEGNA 1": ARRIVANO QUATTRO LETTERE
CACCIATI IN TRONCO I COLLEGHI. L'AZIENDA POI FA MARCIA INDIETRO

Il signor Giorgio Antonio Mazzella, noto presidente di Banca (Credito Sardo del Gruppo Banca Intesa) e editore e amministratore unico dell'emittente Sardegna1 Tv dovrebbe conoscere bene contratti, leggi e obbligazioni sociali del diritto del lavoro, nonché le regole della buona creanza. Il sindacato dei giornalisti gli presenterà nell'incontro di lunedì un compendio aggiornato.
I lavoratori e i giornalisti della sua azienda non sono marionette, né giocatori di calcio per puntate e paghe a premio. E un uomo pubblico come il Signor Mazzella non dovrebbe aver bisogno neanche di farselo ricordare. 6 gennaio 2012 

EDITORIA: SARDEGNA 1; AZIENDA SOSPENDE LICENZIAMENTI
DIPENDENTI CONGELANO SCIOPERO SINO A VERTICE CON EDITORE
L'emittente televisiva Sardegna 1 ha deciso di sospendere i licenziamenti dei giornalisti già adottati e quelli in corso di perfezionamento sino ad un incontro con le Organizzazioni sindacali ed i rappresentanti dei lavoratori che si terra' lunedi' prossimo, 9 gennaio, alle 15 nella sede aziendale. La Fnsi Associazione Stampa Sarda, il sindacato italiano comunicazione della Cgil, e la Uilcom hanno reso noto che giornalisti, tecnici ed impiegati hanno deciso di sospendere lo sciopero, che era stato proclamato ieri, in attesa dell'esito del confronto, al termine del quale si terra' l'assemblea generale dei lavoratori. Dopo il provvedimento dell'azienda che ha inviato i preavvisi di licenziamento erano scattati tre giorni di sciopero per bloccare tutte le trasmissioni da oggi a domenica. La dura risposta era stata presa dall'assemblea generale dei lavoratori di Sardegna 1 (giornalisti, tecnici e impiegati) che ha giudicato "immotivato e illegittimo" i licenziamenti chiedendo all'editore di "studiare congiuntamente al sindacato le soluzioni piu' idonee per affrontare la situazione aziendale". (CAGLIARI, 6 GENNAIO -ANSA)

L'associazione Articolo 21 di Cagliari ha espresso "totale solidarietà ai giornalisti dell'emittente televisiva Sardegna Uno" licenziati dall'editore Giorgio Mazzella. Articolo 21, che dalla sua fondazione si batte contro ogni forma di bavaglio e di condizionamento del lavoro giornalistico, "lancia l'allarme - è detto in una nota - sull'ulteriore, preoccupante segnale, che si ricava da questi provvedimenti, sullo stato dell'informazione nell'isola. Questo episodio costituisce purtroppo un'ulteriore conferma delle gravi conseguenze che si determinano per colpa dei numerosi e pesanti conflitti d'interesse esistenti nel panorama della stampa sarda. L'associazione Articolo 21 è pronta ad affiancare l'assemblea della testata giornalistica Sardegna Uno, i suoi organismi sindacali, la Federazione Nazionale della Stampa e l'Associazione della Stampa Sarda in tutte le iniziative che riterranno utili e necessarie a tutela dei giornalisti licenziati".  (CAGLIARI, 6 GENNAIO -ANSA)

Tre giornalisti dell'emittente televisiva "Sardegna1" hanno ricevuto oggi la lettera di licenziamento. La comunicazione, con decorrenza immediata, e' stata firmata dall'amministratore unico Giorgio Mazzella. Al momento la redazione, composta da dieci redattori, si e' riunita in assemblea per decidere le iniziative da adottare per evitare i licenziamenti. Sono presenti anche il segretario nazionale della Fnsi Franco Siddi e il presidente dell'Associazione della Stampa Sarda Francesco Birocchi. Siddi ha annunciato l'immediata impugnazione dei licenziamenti e altre iniziative per contrastare le decisioni della proprieta' dell'emittente sarda. 5 gennaio 2012 (AGI) Un un quarto licenziamento in vista, oltre ai tre comunicati oggi a Sardegna 1. Lo ha reso noto il segretario della Fnsi Franco Siddi che partecipa all'assemblea dei redattori dell'emittente di Giorgio Antonio Mazzella, capo di un gruppo imprenditoriale turistico e presidente della Banca di Credito Sardo del gruppo Intesa. I licenziamenti sono stati motivati - si legge in una nota diffusa da Siddi in serata - come "presa d'atto del negativo esito dell'interlocizione sindacale finalizzata a addivenire a condivise soluzioni alternative alla riduzione del personale". Il sindacato dei giornalisti annuncia l'immediata impugnazione dei licenziamenti che giudica "illegittimi, ritorsivi e infondati". Sulle vicenda era in corso un confronto sindacale durante il quale i giornalisti avevano dato la disponibilita' al contratto di solidarieta'. "L'editore invece", afferma Siddi, "pretendeva di imporre un contratto tutto suo, per pagare stipendi 'privati' lesivi dei diritti essenziali dei lavoratori nonche' chiaro elemento di alterazione del mercato della concorrenza. Il sindacato dei giornalisti tutelera' con ogni mezzo i colleghi raggiunta dal provvedimento del licenziamento e assumera ogni iniziativa per la verifica della situazione aziendale in ogni sede deputata ai controlli. Nello stesso tempo agli enti pubblici sara' chiesto di  bloccare ogni rapporto economico finche' non saranno ritirati i licenziamenti e non sara' fatta una valutazione indipendente sui conflitti d'interesse che si profilano sulla vicenda". (5 GENNAIO - AGI)
EDITORIA: SARDEGNA 1; IDV: SOLIDARIETA' AI GIORNALISTI LICENZIATI

Il partito dell'Italia dei Valori esprime piena solidarietà ai giornalisti licenziati dall'emittente Sardegna 1 e si schiera al fianco della Fnsi e dell'Assostampa sarda a tutela dei lavoratori. «Ci auguriamo che l'editore Giorgio Mazzella torni sui suoi passi – si legge in una nota congiunta della segreteria regionale e di quella provinciale e cittadina di Cagliari del partito di Antonio di Pietro –  per tutelare i diritti dei lavoratori in un'emittente storica come Sardegna 1 che rappresenta un patrimonio insostituibile nel panorama dell'informazione sarda». 5 GENNAIO 2012 EDITORIA: SARDEGNA 1; EDITORE A FNSI, ATTACCO VELENOSO

L'editore dell'emittente Sardegna 1, Giorgio Mazzella, passa al contrattacco dopo le accuse della Fnsi sulla vertenza della tv locale. Mazzella nella sua replica si "dissocia con fermezza e sdegno, dalle considerazioni ineleganti ed inopportune della Federazione della Stampa. Alla richiesta di una manifestazione di sensibilità, puntualmente accolta con la sospensione dei licenziamenti adottati - ricorda il proprietario della tv - la Federazione risponde irresponsabilmente con velenoso attacco personale nei confronti dell'editore puerilmente accusato di ineducazione e di scarso garbo in un contesto nel quale, pur in una situazione di estrema delicatezza per il futuro dell'emittente, l'editore ha mostrato di voler percorrere tutte le strade alternative a questa scelta dolorosa ricevendo - denuncia Mazzella - costantemente l'ostinato rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali rispetto a qualsivoglia proposta di contenimento dei costi". "Proposte alternative serie ponderate - aggiunge l'editore - formulate nel pieno rispetto delle norme vigenti che evidentemente la Federazione della Stampa ignora, dimostrando di essere più propizia a sterili polemiche di posizione che attenta al dramma vissuto dal personale dipendente, da essa evidentemente considerato alla stregua di un mero strumento e non già l'unico vero oggetto della tutela".  (CAGLIARI, 8 GENNAIO -  ANSA) EDITORIA: SARDEGNA 1;  FNSI, IRRESPONSABILI SONO LICENZIAMENTI

"La Federazione nazionale della Stampa ha pochissime cose da dire ancora all'editore di Sardegna 1 Giorgio Mazzella.
L'unico sdegno da avere in questa vicenda - ha detto la Fnsi in una nota di risposta all'editore della televisione - sono i licenziamenti ritorsivi ed ingiustificabili, a fronte di una massima disponibilità negoziale sulla base delle previsioni di legge e di contratto, comunicati ai colleghi, peraltro alla vigilia di una pausa festiva". "Se l'editore ha una sensibilità sull'argomento - ha concluso la Fnsi - avrà modo di metterla sul tavolo sindacale dove come sempre la rappresentanza dei giornalisti avrà un comportamento leale quanto rigoroso". (CAGLIARI, 8 GENNAIO -  ANSA)

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