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Fnsi 13 Set 2008

Diritti sportivi e fotogiornalisti, Siddi: "L’Ussi è associazione professionale. Il diritto di cronaca sportiva non si commercia: la Lega calcio cambi"

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana con tutti i suoi organismi di base e di specializzazione, tra i quali, meritoriamente l’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), è fortemente impegnata a favorire l’accesso al lavoro e la tutela di tutti i giornalisti. Attività autonome, di poteri, di organismi esterni, di organizzazioni portatrici di interesse non possono essere confuse con le attività istituzionali e sociali degli organismi associativi e sindacali". Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana con tutti i suoi organismi di base e di specializzazione, tra i quali, meritoriamente l’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), è fortemente impegnata a favorire l’accesso al lavoro e la tutela di tutti i giornalisti. Attività autonome, di poteri, di organismi esterni, di organizzazioni portatrici di interesse non possono essere confuse con le attività istituzionali e sociali degli organismi associativi e sindacali". Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.

"In questi giorni - prosegue la nota della Fnsi - una iniziativa autonoma della Lega calcio ha determinato confusione e incomprensioni anche fuori luogo. L’Ussi non è un club, né un’associazione che possa essere definita di questo o di quel collega. Il suo Presidente, Luigi Ferrajolo, e con lui le Unioni di stampa sportive non impongono a nessuno di iscriversi all’Unione che ha caratteristiche sindacali, qualificanti di una specificità professionale del giornalismo sportivo italiano, della sua benemerita storia e organizzazione, riconosciuti anche dal Coni. L’adesione all’Ussi è libera. Per quanto consta alla Federazione della Stampa, il regolamento della Lega calcio per l’accesso al lavoro dei fotogiornalisti è una scelta unilaterale della Lega. Con la stessa Lega calcio il Sindacato dei giornalisti, Ussi compresa, ritiene debba essere fatta chiarezza al fine di assicurare il rispetto dell’autonomia delle scelte professionali e del lavoro dei giornalisti. Sicuramente è un problema reale e importante quello delle riprese negli stadi, che la Lega vorrebbe vietare agli operatori delle tv locali. Il diritto di cronaca non si commercia. La scelta delle immagini non può essere a questo proposito competenza di chi realizza un evento ma di chi sceglie di osservarlo con indipendenza, con i propri occhi. Per la Federazione della Stampa l’imposizione della Lega calcio è uno scandalo. Il calcio si prenda pure i soldi per le dirette ma non si arroghi alcun diritto di stabilire che cosa può essere mandato in onda oltre le dirette. I tre minuti di cronaca concessi a tutti gli operatori non possono essere vincolati a una scelta dei contenuti diffondibili in questo spazio di tempo, come capita oggi. Il campionato europeo di calcio ha dimostrato che quando questo avviene è facilissimo che siano mutilazioni gravi all’informazione. Nessuno ha dimenticato che alcune manifestazioni nello stadio di Vienna siano state viste solo dai telespettatori svizzeri e austriaci che potevano vantare riprese proprie, mentre in tutto il mondo questi episodi sono stati oscurati perché le immagini erano prodotte dall’Uefa, organizzatrice dell’evento. E’ una vergogna intollerabile, sempre. Le autorità politiche che hanno sovrainteso alle regole per i diritti sportivi devono porre immediato rimedio a questa vergogna. La Federazione della Stampa, d’intesa con l’Ussi, chiede alla Lega calcio professionisti un incontro urgente per una chiarezza sui diritti di cronaca senza nulla togliere ai diritti commerciale che le appartengono.”

@fnsisocial

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