La segreteria dell’Associazione stampa Abruzzese respinge con fermezza le accuse di due componenti del consiglio direttivo che oggi hanno presentato le dimissioni.
Si tratta di un atto strumentale che arriva in un momento difficilissimo per la categoria e chiaramente caratterizzato da un intento pre-elettorale di una fazione che, dopo avere paralizzato l’attività dell’Associazione Stampa abruzzese con il blocco delle elezioni indette due anni fa con un esposto alla Magistratura ordinaria (poi dimostratosi infondato ed archiviato dalla stessa Magistratura), ora mira a far cadere il Direttivo poco prima dell’assemblea elettiva. Tutto, inoltre, avviene alla vigilia di un importante confronto che il sindacato ha avviato su un tema cruciale per l’intera categoria, quello dei precari, un incontro che si terrà a Pescara il prossimo 22 giugno, alla presenza dei vertici nazionali della Federazione della Stampa e dell’Ordine dei Giornalisti. Sorprende questo “tempismo” da parte di chi, pur rivestendo un ruolo di responsabilità - si tratta dei fiduciari regionali Inpgi e Casagit - sta disertando da sei mesi ogni attività del sindacato: ci sembra inutile ricordare il lavoro che il sindacato ha svolto in questi anni, a partire dalla sede nuova a Pescara (è sotto gli occhi di tutti), le vertenze chiuse con successo, l’avvio delle trattative per l’applicazione del contratto degli uffici stampa, il numero di contratti nell’emittenza privata in costante crescita, nonostante la crisi di alcune emittenti. Se questo vuol dire disattendere, rinviare, eludere, fare finta di niente, saranno i colleghi a giudicarlo. È certo comunque che le dimissioni dal consiglio direttivo, in questa fase cruciale per la categoria, senza contratto da oltre due anni, rappresentano una fuga dalle responsabilità assunte nei confronti di tutti i giornalisti abruzzesi e per le quali i due colleghi sono stati eletti. La Segreteria Assostampa Abruzzese