Si alza il velo su #digits17, il festival dedicato al giornalismo digitale fondato e realizzato sei anni fa a Firenze da Lsdi – Libertà di stampa diritto all’informazione. Un’edizione rinnovata, potenziata e "nomade" – come la definiscono gli organizzatori – che partirà da Prato il 28 ottobre e si svolgerà nell’arco dei mesi successivi in altre città.
Titolo dell’edizione 2017 "La società degli algoritmi: usare e non essere usati". «Che tradotto – si legge sul sito web di Lsdi – significa oltre 50 diversi argomenti sul tema degli algoritmi affrontati, spiegati e ragionati assieme a voi dai nostri relatori/esperti co-autori della manifestazione».
Dice Michele Mezza, uno dei giornalisti italiani che meglio racconta la società degli algoritmi: «È quello che John Archibald Wheeler, il più longevo fra i colleghi e collaboratori di Albert Einstein, nel 2008 sintetizza mirabilmente in monosillabi oracolari "it from bit", tutto è informazione. E oggi tutto è informazione digitale a rete. Per questo è essenziale, più che inseguire i fantasmi dei fake, cercare di capire quali siano realmente le potenze, gli strumenti, le culture e linguaggi che originano, orientano e governano questo nuovo mondo in cui si svolge tutta la nostra vita».
Secondo Hossein Derakhshan, lo studioso iraniano considerato il padre di tutti i blogger, «ci sono in via teorica almeno tanti tipi di algoritmi quante sono le regole. Manca nel dibattito generale la domanda: è possibile immaginare algoritmi che producono notizie equilibrate, sfidano i radicali e incentivano dibattiti produttivi? La risposta è: sì».
Nel corso degli eventi in programma per #digit17 si discuterà anche di come, attraverso l’analisi dei big data mediante un algoritmo, amministratori e governanti potrebbero fare meglio il proprio dovere; verrà approfondito il tema di come, applicando un algoritmo, i giudici americani decidano l’eventuale concessione della libertà vigilata, della condanna o persino della scarcerazione di un condannato; si parlerà di fantascienza, in particolare delle tre leggi della robotica di Asimov e di come si possano mettere in relazione agli algoritmi che governano la realtà.
E ancora: come è possibile prevenire frane, alluvioni e tsunami attraverso l’applicazione di alcuni algoritmi; e come muta il giornalismo, tra software che scrivono gli articoli al posto degli esseri umani, Google che sta mettendo a punto un algoritmo per il giornalismo iperlocale, camere dell’eco, filter bubble e intelligenza artificiale.
Nella nuova veste cambia anche la sede: non più la Camera di Commercio, ma il Pin, il polo universitario pratese. E cambia il formato della manifestazione, che comunque prevede eventi aperti a tutti, ma concentrati in giornate singole, e dotati di crediti per i giornalisti che vorranno iscriversi tramite la piattaforma Sigef.
Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati di volta in volta sul sito web www.dig-it.it