Pubblicato il bando per l'edizione 2019 del concorso Dig Awards dedicato al lavoro dei reporter che in tutto il mondo usano il video per investigare temi d'attualità e di rilevanza sociale, economica, ambientale e politica.
«Anche quest'anno – spiegano gli organizzatori – sono sette le categorie della competizione, rivolta a tutte le realtà del mondo dell'informazione, dalle reti televisive ai freelance. La principale è Dig Pitch, dedicata ai progetti d'inchiesta in fase iniziale o di pre-produzione, che mette in palio 15 mila euro di contributo per lo sviluppo e la possibilità per vincitori e finalisti di entrare in contatto con importanti produttori internazionali. I progetti selezionati si sfideranno durante una sezione dedicata nel corso della quinta edizione di Dig Festival a Riccione, in programma dal 31 maggio al 2 giugno».
Le altre sezioni premiano invece lavori editi o inediti realizzati dopo il 21 febbraio 2018: Investigative Long (riservata ai lungometraggi d’inchiesta 90 minuti), Investigative Medium (per inchieste video fino a 27 minuti), Reportage Long (per video reportage fino a 90 minuti), Reportage Medium (lunghezza fino a 27 minuti), Short (per lavori giornalistici brevi) e Masters (per documentari di taglio cinematografico). Per queste il premio è di 1.500 euro (1.000 per la sezione Short).
«A valutare le opere - proseguono gli organizzatori - sarà una giuria internazionale presieduta da Naomi Klein, giornalista e autrice conosciuta in tutto il mondo, i cui libri sono diventati best-seller e sono stati tradotti in 35 lingue. Con lei quattro nuovi giurati: Kim Longinotto, documentarista autrice di numerosi film e vincitrice di due premi a Cannes; Charlie Phillips, fondatore e direttore della divisione Documentari del Guardian; Avi Lewis, pluripremiato documentarista, giornalista e attivista, nonché professore di Giornalismo e Media presso la Rutgers University del New Jersey; Jean-Philippe Ceppi, managing producer di 'Temps Présent', storico magazine della TV svizzera RTS, e autore di oltre 20 documentari».
Si confermano inoltre in giuria Claudine Blais, giornalista che ha lavorato come produttrice per numerosi programmi canadesi di informazione e di inchiesta; Alexandre Brachet; fondatore e CEO della società di produzione video Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di laeffe; Nils Hanson, giornalista di punta della tv svedese SVT; Marco Nassivera, direttore dell'informazione per l'emittente franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance già a Report e Anno Zero; Juliana Ruhfus, senior reporter del programma di Al Jazeera 'English People & Power'; Jeremy Scahill, reporter e corrispondente di guerra statunitense, cofondatore di The Intercept, testata nata per indagare sulle rivelazioni di Edward Snowden e impegnata in inchieste di rilevanza internazionale.
I vincitori dei DIG Awards saranno proclamati sabato 1 giugno 2019 durante una cerimonia nel corso di Dig Festival a Riccione. Il termine per l'iscrizione delle opere è il 15 febbraio 2019 alle 12. Per i progetti d'inchiesta della sezione Dig Pitch la scadenza è il 15 marzo alle 12.