CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 02 Gen 2007

Difficoltà per il motore di ricerca europeo - da lsdi.it

Francia e Germania non sarebbero riuscite a mettersi d'accordo

Francia e Germania non sarebbero riuscite a mettersi d'accordo

- Andranno avanti lo stesso, ciascuna per conto suo, ma è difficile che possano diventare dei seri concorrenti per Google&co. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=480 ------------------------- WIKIPEDIA LANCIA UN MOTORE DI RICERCA ‘’UMANO’’ La sfida ai giganti come Google o Yahoo! partirà presto, ma non è ancora chiaro come si realizzerà l’ intervento umano rispetto agli algoritmi dei tradizionali motori di ricerca – Smentita la partecipazione di Amazon al progetto http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=477 -------------------------------- QUATTRO INTERNAUTI SU DIECI GUARDANO MENO TV “The International Communications Market 2006 ”, una ricerca condotta dall’ Ofcom, l’ente che regola il settore delle comunicazioni in UK – Una sintesi di Tommaso Tessarolo http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=479 ----------------------- SI INFITTISCONO GLI APPROCCI DEI MAINSTREAM MEDIA VERSO IL WEB 2.0 Su apogeonloine un articolo di Bernardo Parrella aggiorna su scambi ed esperimenti in corso fra le testate tradizionali e blogosfera, social media, licenze aperte - inclusi BBC, New York Times e Wall Street Journal http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=475 ---------------------- PUBBLICITA’: GOOGLE INSIDIA IL PRIMATO DELLA TV COMMERCIALE Google UK, secondo le ultime previsioni, supererà a breve il fatturato pubblicitario delle televisioni commerciali - Un articolo su apogeonline http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=476 ------------------------------- FREE PRESS: GIORNALI IN BOTTIGLIA iLove è un mensile femminile che viene distribuito in Australia avvolto intorno ad alcune bottiglie di acqua minerale – La diffusione tocca per ora le 300.000 copie http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=474 -------------------------- INTERNET STA UCCIDENDO LA VECCHIA TV? Dopo i giornali, anche la vecchia televisione sarà ‘’vittima’’ della rete? – Negli Usa due programmi televisivi di punta hanno perso negli ultimi 12 anni oltre un terzo di spettatori, mentre internet è cresciuta a un ritmo del 5,5% all’ anno – Un grafico realizzato con Swivel, un nuovo servizio online http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=473 ----------------------------------- TURCHIA: NASCE BIANET, AGENZIA E BANCA DATI PER L’ INFORMAZIONE INDIPENDENTE Fino ad ora esistevano solo tre piccoli giornali di opposizione – Su Osservatorio sui Balcani una intervista al fondatore della testata – Il ruolo chiave delle radio private http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=471 ------------------- UN AGGREGATORE DI NEWS CON UN MOTORE ‘’UMANO’’ Giornalisti professionali e una rete di volontari alla base di DailySource.org, un nuovo esperimento di interazione permanente per una informazione di qualità nato negli Stati Uniti – Andare oltre ‘’Google news’’ e i suoi automi-algoritmi http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=472 ************************************************************ Su giornalismi possibili, il blog di lsdi (www.lsdi.it/blog) -Web-news opposte ma complementari Nei giorni scorsi il San Jose Mercury News ha messo a confronto due iniziative nel nuovo scenario dell’informazione (in USA ma non solo): Digg e Newstrust. Il quotidiano della Silicon Valley sottolinea fra l’altro gli obiettivi ben diversi dei due progetti, entrambi avviati due anni or sono: «il primo puntando a fare un sacco di soldi…l’altro sognando di arricchire la democrazia americana indentificando le fonti fidate nell’ammasso di informazione disponibile online». Digg si basa strettamente sulla popolarità delle news, rientra fra i maggiori 20 siti Usa più visitati e ha appena ricevuto una sonante iniezione di contante. Invece il non-profit Newstrust chiede agli utenti di giudicare un articolo in base a 10 fattori diversi, tra cui accuratezza, equilibrio, contesto e concretezza. - Quando Time scoprì Internet… Al di là delle solite lodi, la “persona dell’anno” scelta dal settimanale Time appare faccenda scontata e poco utile—particolarmente per chi segue da vicino simili dinamiche. Buona parte del contenuto è noto (non solo a navigatori incalliti), si dà ampio spazio ai soliti nomi arricchendoli con qualche sconosciuto a caso, sottovalutando e dimenticando però altri aspetti meno eclatanti eppur cruciali. Ad esempio, l’ascesa del citizien journalism nelle sue varie forme. È quanto fanno notare parecchi nella blogosfera USA, da JD Lasica a John Eckman, con un post significativamente intitolato La persona dell’anno sarebbe.. chi?, dove ricorda che «Time sembra aver perso una buona occasione per parlare di quale sarà l’impatto concreto dei media creati dagli utenti. Dove sono i link a progetti quali OurMedia, NewAssignment, The Independent Media Center e Center for Citizen Media?» Aggiungendo come il fondatore di quest’ultimo, Dan Gillmor, suggerisce che il soggetto più azzeccato dovrebbe essere «’Noi’, anzichè creare differenze con ‘Voi’ o ‘Tu’».

@fnsisocial

Articoli correlati