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Cdr 17 Giu 2008

Denuncia del Cdr de “Il Sole 24 Ore”: “Assunzioni non pertinenti, mortificano il capitale intellettuale dei giornalisti”

Quale Sole 24 Ore stiamo costruendo? Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore è preoccupato. Negli ultimi tempi quasi tutte le assunzioni a tempo indeterminato sono riservate a professionisti con cariche elevate, spesso in cerca di lavoro, ma con grandi protezioni alle spalle.

Quale Sole 24 Ore stiamo costruendo? Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore è preoccupato. Negli ultimi tempi quasi tutte le assunzioni a tempo indeterminato sono riservate a professionisti con cariche elevate, spesso in cerca di lavoro, ma con grandi protezioni alle spalle.

Per costoro, spesso alfieri (a parole) del liberismo e della flessibilità, non esiste precariato, che grava solo sui giovani che si affacciano alla professione. Le assunzioni non pertinenti sono diventate sempre più numerose. Il Cdr se ne è lamentato anche nell'assemblea degli azionisti, perché impediscono quella forma di giornalismo professionale, imparziale e corretto che riesce a trasformarsi anche in valore economico. Per una élite chiusa e ristretta di giornalisti è oggi sempre attiva una rete informale di protezione politica e imprenditoriale che garantisce alti stipendi e un elevato status redazionale, a scapito dei più meritevoli. L'italianissimo capitalismo delle relazioni - che mortifica il merito - trova qui un'altra antipatica manifestazione. Per queste persone, il disegno di Confindustria e degli editori di andare sempre più verso la cancellazione dei contratti nazionali di lavoro e verso contratti ad personam è certo molto comoda: del contratto nazionale di lavoro che tutela i colleghi più deboli dalla forte erosione degli stipendi, questa casta può fare tranquillamente a meno. All'interno della redazione, intanto, il capitale intellettuale dei giornalisti viene mortificato. Dalla metà degli anni 90 la redazione del Sole non esprime dal suo interno un nuovo direttore o vicedirettore. La maggioranza dei giornalisti editorialisti è ormai assunta dall'esterno. Le carriere per i giornalisti scriventi non esistono. La proposta del Comitato di redazione di introdurre figure professionali riservate ai colleghi con particolari competenze ma privi di compiti organizzativi è stata applicata una volta sola e controvoglia. La mansione di "redattore esperto", che premia chi scrive ed è prevista dall'attuale Contratto nazionale, è stata anzi bloccata dall'azienda con un cavillo. Chiara l'intenzione di trasformarla in una figura di serie B, decisamente poco appetibile. Nel frattempo, per evitare l'aumento del costo del lavoro - che però non è preso in considerazione nel caso delle assunzioni eccellenti - vengono rifiutate assunzioni di praticanti nei settori che rappresentano il futuro, come l'online. Chi ne fa le spese sono soprattutto i più giovani, ormai assunti quasi solo attraverso contratti a termine. Più deboli degli altri, non hanno alcuna rete di protezione. A volte, e indipendentemente dalle loro capacità, vengono abbandonati al loro destino, o considerati fastidiose "situazioni da sanare", quasi fossero patologie e non professionisti dotati di capacità che il giornale ha utilizzato a lungo, ha fatto crescere e farebbe bene a non sprecare. Questo giornalismo elitario e inefficiente non è quello che vogliamo. Non rappresenta il tipo di informazione cui vorremmo che Il Sole 24 Ore restasse fedele. Il Comitato di redazione

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