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Editoria 13 Ott 2006

Ddl Gentiloni, Lelio Grassucci (Presidente Mediacoop): “Così più pluralismo”

''Finalmente è possibile disingessare il sistema ed aprire una nuova pagina per il pluralismo e la concorrenza'': ,l o sostiene Mediacoop commentando i contenuti del Ddl Gentiloni che modifica la legge Gasparri.

''Finalmente è possibile disingessare il sistema ed aprire una nuova pagina per il pluralismo e la concorrenza'': ,l o sostiene Mediacoop commentando i contenuti del Ddl Gentiloni che modifica la legge Gasparri.

''Il DDL Gentiloni rende finalmente possibile- dice Lelio Grassucci, Presidente di Mediacoop, Associazione delle Cooperative Editoriali e della Comunicazione - disingessare il sistema, aprire una nuova pagina per il pluralismo e la concorrenza, cancellare l'anomalia, tutta italiana, di un duopolio nel campo della televisione, più volte denunciata anche a livello comunitario''. A giudizio del Presidente di Mediacoop, il ddl rappresenta ''il primo, indispensabile passo per costruire un sistema della comunicazione pluralista, moderno ed avanzato, nel quale garantire l' affermazione dei nuovi processi tecnologici, lo sviluppo dei vari media, anche attraverso un uso equilibrato delle risorse pubblicitarie, e la competitività dell' industria nazionale multimediale e televisiva''. Da Mediacoop vengono, inoltre, due auspici. Il primo è che nelle more dell'annunciato provvedimento sulla Rai si ponga mano, nell’iter parlamentare dell’attuale ddl, ad individuare una diversa dislocazione del potere di nomina del cda della concessionaria pubblica, lontana dai partiti e dal Governo. Il secondo è che il Governo, come anticipato dal sottosegretario Levi, presenti al più presto un ddl di riforma dell'editoria, le cui difficoltà sono state ben rappresentate al Parlamento in occasione dell'attuale discussione sulla legge Finanziaria ed i provvedimenti collegati. appena il caso di rammentare -conclude Grassucci- che da tali provvedimenti il comparto cooperativo, non profit e di partito del settore si aspetta una prima risposta positiva in termini di ristabilimento del diritto soggettivo ai contributi all' editoria e di adeguamento degli stanziamenti necessari a coprire il fabbisogno''. (ANSA)

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