''Il servizio pubblico non può essere merce di baratto nei giochi della politica. Trasformazioni sì, privatizzazioni o spezzatini no. L'Usigrai invita tutti a stare sereni come lo sono i giornalisti della Rai anche di fronte a fughe in avanti che sono in effetti sguardi all'indietro, su un dibattito già chiuso come nel caso dell'esternazione dell'on. Casini sulla privatizzazione di Raiuno''.
In questi termini Carlo Verna, neo segretario generale dell'Usigrai, interviene nel dibattito sollevato dalla proposta del leader Udc. ''La rete ammiraglia - continua Verna in una nota - è uno degli elementi che hanno permesso la crescita culturale e sociale del paese dal dopoguerra ad oggi, è il canale che ha aperto la strada alla televisione in Italia. Non tutto ha un prezzo di mercato, ci sono storie che non sono in vendita. Non sia la politica con dichiarazione di giornata ad alimentare legittime paure che possono indurre in sindacato ad assumere posizioni di retroguardia''. ''Non cadremo nella trappola, ma chiederemo, come abbiamo già fatto durante il congresso di Montesilvano - conclude il segretario Usigrai - risposte congrue alle nostre preoccupazioni e alle nostre richieste, la prima delle quali è che la Rai sia destinata ad essere per scelta lungimirante e attribuzione di risorse adeguate e certe, driver del processo di passaggio al digitale e al mercato interpiattaforma in uno sviluppo unitario dell'azienda''. (ANSA)