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Bepi Zanfron al lavoro nei giorni seguenti il disastro del Vajont (Foto: Assostampa Belluno)
Appuntamenti 08 Ott 2023

Dal Vajont all'alluvione in Emilia Romagna: a Longarone la mostra fotografica 'Testimoni del tempo'

L'esposizione verrà  inaugurata venerdì 13 ottobre 2023 e rimarrà  aperta fino alla fine del mese ed è un'edizione speciale del Premio 'Bepi Zanfron'.

Due tragedie: così diverse e lontane nel tempo. Eppure così vicine. Da un lato, il disastro del Vajont. Dall'altro, l'alluvione che ha coinvolto l'Emilia Romagna, nel mese di maggio 2023. E così, in un incontro tra epoche e mondi apparentemente differenti, ecco che le immagini di Giuseppe "Bepi" Zanfron, sulla catastrofe del 1963, si intrecciano con quelle di una giovane fotografa faentina: Nicoletta Valla, mirabile nel ritrarre l'evento calamitoso che ha coinvolto la sua terra.

Grazie a loro, a Bepi e a Nicoletta, prende forma la mostra fotografica "Testimoni del tempo – Quando le immagini raccontano la storia" al Centro culturale Parri di Longarone; l'esposizione verrà inaugurata venerdì 13 ottobre 2023 (ore 18) e rimarrà aperta fino alla fine del mese ed è un'edizione speciale del Premio "Bepi Zanfron".

Con questa iniziativa Assostampa Belluno e Sindacato giornalisti Veneto – in collaborazione con Pro loco e Comune di Longarone e Fondazione Vajont – intendono ricordare, nel 60° anniversario, la sciagura del 9 ottobre con i suoi 1.910 morti e stimolare riflessioni, analisi e confronti su come è cambiato – o è rimasto uguale – il racconto di eventi così drammatici attraverso la lente del fotogiornalismo.

Sarà quindi l'occasione per rivedere le immagini di Zanfron, il primo fotoreporter a raggiungere i luoghi del Vajont dopo la terribile ondata che ha portato lutti e distruzione. Immagini che hanno fatto il giro del mondo, di grande impatto emotivo, rispettose e rigorose nel delineare i contorni di un disastro epocale.

La mostra rappresenta l'opportunità di conoscere il talento e la sensibilità artistica di Nicoletta Valla, venticinquenne di Faenza, i cui scatti, dopo essere stati pubblicati su Il Resto del Carlino, hanno dato vita al volume "Quello che abbiamo perduto. Quello che abbiamo salvato", realizzato insieme allo scrittore e giornalista Maurizio Maggiani.

Oggi come allora, le foto professionali raccontano, indagano, scuotono le coscienze.  Oggi come allora, "per non dimenticare". (Da: sindacatogiornalistiveneto.it)

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