«Il gruppo Finanziario Tosinvest, proprietario di Editoria Italia, che ha acquisito il 40 per cento del pacchetto azionario del quotidiano romano 'Il Tempo' di Antonio Angelucci, ha querelato due giornalisti de 'Il Fatto' e chiesto il risarcimento dei danni per un dettagliato articolo dello scorso 26 luglio in cui si ipotizza che dietro l'acquisto delle quote del 'Il Tempo' non ci sia solo un'operazione di mercato. I giornalisti Linda Di Benedetto e Alessandro Mantovani, autori del pezzo, rilevano che dopo l'acquisizione che ha ripianato consistenti debiti del giornale romano, il gruppo Toto abbia riavuto dal Governo Meloni la concessione per la gestione dell'Autostrada dei Parchi che gli era stata tolta dal precedente Governo Draghi. L'azione giudiziaria promossa contro i giornalisti ha tutta l'aria di una 'querela bavaglio' con l'unico obiettivo di intimorire la stampa'». Lo afferma Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera.
«È ferma in parlamento – continua Zaratti, le cui parole sono riportate dall’agenzia Ansa giovedì 7 agosto 2025 - una mozione del nostro gruppo a prima firma Piccolotti che chiede tra le altre cose interventi a tutela della libertà di informazione, la tutela delle fonti giornalistiche e la riforma della diffamazione. Abbiamo presentato una interrogazione al ministro Nordio nella quale chiediamo il recepimento della Direttiva del Parlamento europeo dell'11 luglio 2023 sulle norme a difesa dei giornalisti dalle querele temerarie, note con l'acronimo inglese Slapp (Strategic litigation against public participation). Le Slapp – conclude - sono azioni legali, di esito incerto, avviate con l'intento non di portare a termine il processo, ma di intimidire chi viene accusato allo scopo di condizionarne e limitarne il lavoro. Querele proprio come quella promossa dal Gruppo Tosinvest contro 'Il Fatto'».
La Fnsi esprime solidarietà nei confronti dei due giornalisti del Fatto Quotidiano: «Questa vicenda – dichiara la segretaria generale Alessandra Costante - ci impone di proseguire e intensificare la battaglia contro le querele bavaglio. Fnsi è al fianco dei colleghi. Siamo certi che gli accertamenti dimostreranno in questo, come in altri casi, l'uso distorto delle querele per diffamazione».
Sulla vicenda si è espressa anche la segreteria di Stampa Romana con una nota diffusa venerdì 8 agosto: «Un'azione civile con la richiesta di risarcimento contro i giornalisti che scrivono articoli poco graditi, un classico del repertorio di chi vuole scoraggiare le inchieste. Questa volta Antonio Angelucci, parlamentare della Lega, imprenditore con attività che spaziano dalla sanità all'editoria, per le quali usufruisce di cospicue risorse pubbliche, se la prende con i giornalisti del Fatto Quotidiano Linda Di Benedetto e Alessandro Mantovani, che hanno fatto il loro lavoro di cronisti raccontando la cessione del Tempo al gruppo Toto».
Stampa Romana conclude: «Una vicenda che ricorda ancora una volta quanto sia urgente un intervento legislativo per rispondere alla pratica delle richieste di risarcimento e delle querele temerarie. Ai colleghi del Fatto Quotidiano va la piena solidarietà dell'Associazione Stampa Romana». (anc)