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Osservatorio sui media 26 Apr 2011

Da Lsdi.it: Blogger in rivolta contro l’economia della ”gratitudine” e altre notizie

Dalla Francia agli Stati uniti segnali di forte insofferenza nei confronti dei siti che ripagano il lavoro con la ”gratitudine” – Niente soldi, ma, ”come dicono i responsabili dei siti”,  visibilità, spazio, esposizione, considerazione; e la notorietà della testata – Un articolo su lemonde.fr fa il punto sulla ribellione di questa sorta di ‘lumpen proletariat’ ”che non è difeso da nessun sindacato”- Benoit Raphael, ex redattore capo del Post (gruppo Le Monde), pensa a una soluzione che riesca ad uscire dal modello della ”gratitudine”:

Dalla Francia agli Stati uniti segnali di forte insofferenza nei confronti dei siti che ripagano il lavoro con la ”gratitudine” – Niente soldi, ma, ”come dicono i responsabili dei siti”,  visibilità, spazio, esposizione, considerazione; e la notorietà della testata – Un articolo su lemonde.fr fa il punto sulla ribellione di questa sorta di ‘lumpen proletariat’ ”che non è difeso da nessun sindacato”- Benoit Raphael, ex redattore capo del Post (gruppo Le Monde), pensa a una soluzione che riesca ad uscire dal modello della ”gratitudine”:

 ”Non si può più far lavorare le persone dicendo loro ‘diventerete famosi’. Bisogna trovare un sistema di remunerazione che sia giusto e trasparente” – Non tutti i blogger, ovviamente, sono oggetto di sola ”gratitudine”: leMonde ha selezionato una trentina di ”blogger invitati” con cui condivide le risorse pubblicitarie generate dai loro blog: le somme versate sono calcolate in funzione dell’ audience e vanno da 500 euro a trimestre, che è il minimo garantito, a più di 3.000 euro al mese per alcune blogger-star – Ma, nella maggior parte dei casi, la regola è di offrire ai blogger soltanto la notorietà della testata
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Giornalismo: innovazione e resistenze nelle redazioni

‘‘Giornalismi e status quo. Come si vive il cambiamento in redazione”. E’ il titolo di un incontro organizzato dall’ Anso – l’ associazione degli editori online – per il pomeriggio del 29 aprile a Milano, col patrocinio dell’ Ordine dei giornalisti della Lombardia e la collaborazione del Master di giornalismo dell’ Università di  Milano e di Lsdi - Al centro dell’ incontro (il cui inizio è fissato per le 15 nella Sala lauree della Facoltà di Scienze Politiche; Via del Conservatorio, 7), la questione dell’ innovazione e delle resistenze che essa incontra nelle redazioni, un tema chiave dell’ evoluzione del giornalismo e dell’ editoria contemporanei
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Il buon giornalismo sopravviverà al meteorite Internet

In un saggio appena uscito in Francia, Ignacio Ramonet, per 20 anni direttore di Monde Diplomatique, analizza l’ avvento del digitale, indicato come ‘’una grande catastrofe per la stampa tradizionale che rischia l’ estinzione’’ e, nello stesso tempo,  come ‘’una grande opportunità per i giovani giornalisti’’ – Nessun cedimento al catastrofismo, ma, anzi, una scommessa sulla sopravvivenza di un giornalismo rigoroso e di qualità
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”A href”, un centro di ricerca sulla qualità dell’ informazione

Come evolve il concetto di qualità nell’informazione? Luca De Biase mette questa domanda al centro delle riflessioni di >>

Data journalism: uno sguardo creativo sui numeri

In una intervista a Owni.fr Catherine Mulbrandon parla di ‘’Income’’, un progetto di analisi approfondita dei redditi dei cittadini Usa, presentato e finanziato, con grande entusiasmo, attraverso una piattaforma di crowdfunding – A 8 giorni dalla scadenza, i sottoscrittori erano 246, per un ammontare di 10.907 dollari, contro i 6.000 dollari chiesti  - ‘’Una buona parte dell’ informazione economica viene creata dal governo, ma l’ amministrazione non ha nessun motivo per fornirla al pubblico in maniera comprensibile. I media si concentrano prevalentemente sull’ attualità e vari gruppi di ONG presentano spesso i dati in maniera parziale e orientata’’
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Data journalism: primi passi in Italia

Ultimamente se ne parla sempre più spesso e anche in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia se ne è discusso molto: l’open data e il data journalism sono tendenze culturali e giornalistiche che stanno raccogliendo sempre più consensi e che anche nel nostro paese stanno cominciando a richiamare interesse – Il progetto ''Conti pubblici territoriali'' e l’ esperimento di iData
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Sicuri che lo scontro frontale con gli editori sia pagante?

E’ la domanda che pone una lettera aperta inviata al presidente nazionale dell’ Ordine, Enzo Iacopino, a proposito dell’ editoria online, in seguito a uno degli appuntamenti del Laboratorio di giornalismo che si sono svolti al Festival di Perugia
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Facebook punta sempre di più sul giornalismo (social)

Dopo aver aperto una pagina per i giornalisti, ha annunciato a gran voce la nomina di un manager che avrà la responsabilità dei programmi nel settore - Si tratta di Vadim Lavrusik, manager di Mashable, che avrà il compito di dare a FB un aspetto e delle funzionalità più professionali
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Media e potere

Il presidente di Fox News sorpreso a spiare i giornalisti dei suoi quotidiani locali

In dieci mesi una dozzina di redattori e freelance si sono dimessi dai due quotidiani (personali) di Roger Ailes, presidente della rete televisiva di Murdoch, accusandolo di essere stati controllati e intercettati da agenti della sicurezza della Fox – Una gestione ‘’paranoica e insolente’’ – Una ricostruzione della vicenda, che presenta ancora contorni molto poco chiari
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Pubblicità

Un nuovo codice per il tracciamento dei dati degli utenti online in Europa
 
Il nuovo quadro normativo, a cui hanno aderito anche i colossi del web – Google, Microsoft, Yahoo -, è stato messo a punto dalla sezione europea dell’ IAB e consentirà ai cittadini di controllare o bloccare l’ utilizzo dei loro dati  per l’ Online Behavioral Advertising
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