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Istituzioni 24 Lug 2013

"Da Grasso parole di rispetto per la professione" Un esempio paradigmatico del rapporto Istituzione-informazione

“Le parole del Presidente del Senato, Pietro Grasso, a proposito dei giornalisti sottoposti a minacce e pressioni improprie quando svolgono il loro lavoro di testimoni di verità, siano accolte da tutti i protagonisti della vita pubblica come stimolo permanente a promuovere la cultura della lealtà e del rispetto per l’informazione. La Fnsi si unisce, innanzitutto, ancora una volta, al comune pensiero di speranza e di solidarietà attiva perché il collega Domenico Quirico, sparito in Siria da più di tre mesi, possa far presto ritorno a casa. Il sostegno e la solidarietà ai tanti giornalisti, spesso collaboratori dalle terre di frontiera, che hanno subito aggressioni, minacce, danni alle cose da chi tenta di impedire la loro attività di inchiesta e di testimonianza, sono atti non nuovi per il Presidente Grasso, che ben conosce questa realtà difficile.

“Le parole del Presidente del Senato, Pietro Grasso, a proposito dei giornalisti sottoposti a minacce e pressioni improprie quando svolgono il loro lavoro di testimoni di verità, siano accolte da tutti i protagonisti della vita pubblica come stimolo permanente a promuovere la cultura della lealtà e del rispetto per l’informazione. La Fnsi si unisce, innanzitutto, ancora una volta, al comune pensiero di speranza e di solidarietà attiva perché il collega Domenico Quirico, sparito in Siria da più di tre mesi, possa far presto ritorno a casa. Il sostegno e la solidarietà ai tanti giornalisti, spesso collaboratori dalle terre di frontiera, che hanno subito aggressioni, minacce, danni alle cose da chi tenta di impedire la loro attività di inchiesta e di testimonianza, sono atti non nuovi per il Presidente Grasso, che ben conosce questa realtà difficile.

Il richiamo, inoltre, alle “querele pretestuose e temerarie”, ripropone un tema caro ai giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa, che si attende, ora, una svolta dall’iniziativa legislativa parlamentare per modificare il codice su questi punti e sulle sanzioni per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Una stampa intimidita e minacciata è condizione di povertà per tutti i cittadini, esposti al rischio di una informazione “dimagrita”. La responsabilità dei giornalisti deve essere, invece, sempre più elevata, orientata ad assicurare conoscenza non spinta all’autocensura, esercitata con spirito critico nella correttezza dei canoni etici del giornalismo. Il Presidente del Senato, nel fare le sue considerazioni, dopo aver risposto puntualmente a tutte le domande della stampa parlamentare nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio, ha offerto più di un esempio paradigmatico di quello che deve essere il rapporto di interlocuzione degli Uffici e degli incarichi Istituzionali con la funzione democratica dell’informazione. Senza sovrapposizioni, né commistioni, nella chiarezza di ruoli e nell’esercizio delle autonome responsabilità”. 

@fnsisocial

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