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Editoria 29 Apr 2008

Crollano le vendite stampa in Usa, in crisi il NYT, regge il WSJ

Lacrime e sangue. Questo il futuro che attende la stampa statunitense che, salvo poche eccezioni, continua a perdere copie e gode di buona salute solo nelle edizioni on line. L' 'Audit Bureau of Circulation', l'agenzia Usa che monitora le tirature, ha registrato un crollo negli ultimi sei mesi del 3,5 per cento delle copie vendute, che sale al 4,5 per cento per le edizioni domenicali.

Lacrime e sangue. Questo il futuro che attende la stampa statunitense che, salvo poche eccezioni, continua a perdere copie e gode di buona salute solo nelle edizioni on line. L' 'Audit Bureau of Circulation', l'agenzia Usa che monitora le tirature, ha registrato un crollo negli ultimi sei mesi del 3,5 per cento delle copie vendute, che sale al 4,5 per cento per le edizioni domenicali.

Tra le testate più colpite il prestigioso New York Times che ha perso il 9,2 per cento per l'edizione domenicale (-150.000 copie) e il 3,8 per cento per il resto della settimana portando la diffusione media a quota 1.077.256 copie. Ne faranno le spese i giornalisti: è previsto un taglio di 100 unità. Male anche il Washington Post: -3,5% dal lunedì al sabato per un totale di 673.180 copie e -4,3 per cento la domenica (860.1639). In controtendenza il nuovo gioiello di Rupert Murdoch, il Wall Street Journal. Il secondo giornale Usa ha registrato un leggero progresso, +0,3%, fino a raggiungere 2.069.463 di copie in media. Una tiratura destinata ad aumentare con l'avvento della nuova edizione generalista apparsa in edicola solo lunedì scorso con cui il magnate di origine australiana intende fare concorrenza al Nyt sempre più in difficoltà. A scontentare Murdoch ci pensa il tabloid New York Post calato del 3% al giorno e dell'8% la domenica. Bene il quotidiano più diffuso, Usa Today, salito dello 0,27 per cento. Male il Los Angeles Times che ha perso oltre 40 mila copie (-5,1 per cento) raggiungendo una diffusione di 773.884 copie. Ha fatto peggio l'edizione domenicale, che ha ceduto il 6 per cento, a quota 1.101.981. (AGI) Giornali Usa in crisi: gli ultimi aggiornamenti Le entrate dei giornali americani (derivanti dalla vendita delle copie in edicola e dalle inserzioni pubblicitarie) continuano a diminuire e per il Capital Times di Madison, Wisconsin, è venuto il momento di prendere una storica decisione: chiudere l’edizione stampata e trasferirsi on-line. Il quotidiano, che esisteva da 90 anni, ha terminato la pubblicazione su carta e da oggi esce solo come sito Internet. La redazione continuerà a produrre due testate tradizionali: una guida settimanale gratuita a cinema e tv distribuita come inserto dell’altro quotidiano di Madison, il Wisconsin State Journal, e un settimanale di attualità. Negli ultimi anni, la circolazione del Capital Times era scesa a circa 18.000 copie, contro le oltre 40.000 degli anni Sessanta. Altro caso emblematico è quello del Daily Planet di Berkeley, California: ridurrà le uscite da due a una volta a settimana. Il sito Internet, però, verrà aggiornato quotidianamente. Non è il primo giornale della California che deve piegarsi alla crisi: a marzo il Bay Area News Group ha deciso di smettere di pubblicare l’East Bay Daily News, sia su carta che on-line, per mancanza di investimenti pubblicitari. Del resto gli ultimi dati dell’Audit Bureau of Circulations mettono in luce un quadro negativo per la stampa americana: quasi tutti i giornali perdono lettori. I dati si riferiscono ai sei mesi terminati il 31 marzo. La circolazione è in media scesa del 3,5% per i quotidiani e del 4,5% per le edizioni della domenica. Il New York Times ha registrato un andamento anche peggiore: la circolazione del quotidiano è scesa del 3,8% a poco più di 1 milione di copie e quella del domenicale è precipitata del 9,2% a meno di un milione e mezzo di copie. Cattive notizie anche per gli altri “big”: la circolazione del Washington Post è scesa del 3,5% a 673.000 copie; l’edizione della domenica ha perso il 4,3% a 890.000 copie. Particolarmente male l’Atlanta Journal-Constitution che ha visto restringersi dell’8,5% la circolazione del quotidiano e del 5% l’edizione della domenica. Unici dati positivi per Wall Street Journal e Usa Today, ma si tratta di una magra consolazione: il primo è cresciuto dello 0,3% a poco più di 2 milioni di copie, il secondo ha incrementato la circolazione dello 0,27% a oltre 2,2 milioni di copie. (9Colonne)

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