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Osservatorio sui media 28 Mar 2007

Costituito un Osservatorio permanente sui contenuti digitali Una iniziativa di Aie, Fimi, Univideo, Aidro e Cinecittà Holding

Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno modificato radicalmente il modo di fruire della cultura e dell'intrattenimento, in Italia come all'estero: i contenuti culturali sono infatti sempre più disponibili anche in versioni digitali.

Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno modificato radicalmente il modo di fruire della cultura e dell'intrattenimento, in Italia come all'estero: i contenuti culturali sono infatti sempre più disponibili anche in versioni digitali.

Ecco perché l'Associazione degli Editori (Aie), Aidro (diritti di riproduzione) Fimi (industria musicale) e Univideo (editoria audivosiva)- le principali Associazioni che, in Italia, rappresentano le aziende che producono e gestiscono i contenuti - e Cinecittà Holding- hanno costituito un Osservatorio permanente sui contenuti digitali: dai libri e prodotti editoriali alla musica al cinema e all'home video. L'Osservatorio, che sviluppa e amplia l'Osservatorio sull'editoria digitale realizzato dall'AIE fin dal 1999, vuole offrire, attraverso un'indagine realizzata in collaborazione con ACNielsen, una fotografia completa e aggiornata dei contenuti digitali disponibili nel mercato italiano e di come la sua fruizione stia cambiando nei tempi. L'indagine prende in esame le modalità di lettura, consultazione, accesso, ascolto e utilizzo di tutti i diversi contenuti digitali - testi, musica, video e cinema - sulle diverse piattaforme tecnologiche e attraverso i differenti canali, tradizionali e non, oggi disponibili (librerie, negozi di dischi e DVD, televisione o cinema di sala, Internet, telefonia cellulare, tv digitale, web radio, podcasting, IPTV, negozi online). La ricerca si basa su un campione rappresentativo della popolazione italiana: dai ragazzi che frequentano la scuola dell'obbligo, agli studenti universitari, dai genitori ai professionisti. Il piano di ricerca, a sua volta si articola in due distinte sezioni: una qualitativa, realizzata tramite specifici focus group su cinque tipologie di utilizzatori di contenuti (dai 13 ai 50enni), e una quantitativa, realizzata su un campione di 8.500 individui maggiori di 14 anni. Vengono, inoltre affrontati nell'indagine i molti e diversi aspetti che modificano il consumo dei contenuti: la presenza sempre più diffusa delle tecnologie nella vita quotidiana; il rapporto tra i media tradizionali (libri, cd, cinema, ecc.) e quelli offerti tramite le nuove e varie piattaforme tecnologiche; l'incidenza delle nuove offerte di contenuti digitali da parte di operatori non tradizionali (compagnie telefoniche o motori di ricerca); i comportamenti di accesso e di consumo dei nuovi ''consumatori digitali''; l'impatto sulle abitudini di acquisto e di consumo dei nuovi strumenti di comunicazione; le possibilità offerte dai blog, dalle chat e più recenti fenomeni di contenuti generati dagli stessi consumatori come YouTube o MySpace. I risultati della ricerca saranno presentati in occasione di una Conferenza Stampa che si terrà a Roma il prossimo 9 Maggio. Il giorno 30 marzo 2007 inoltre si terrà a Roma durante Docet un seminario «Digital generation 2.0: ragazzi, scuola, tecnologie», in cui l'Osservatorio in collaborazione con la Fiera di Bologna presenterà alcuni primi dati qualitativi sul mondo dei giovani. (ADNKRONOS)

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