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Ordine 07 Mar 2011

Corte dei Conti Sardegna: apprezzamento dell’Ordine regionale dei giornalisti per i riferimenti all’informazione

Apprezzamento per l'apertura dell'anno giudiziario della Corte dei conti della Sardegna è stata espressa dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna per i contenuti della relazione del presidente Mario Scano e dell'intervento del procuratore regionale Tommaso Cottone: in particolare nei punti in cui, affermando che solo una opinione pubblica correttamente informata è in grado di stigmatizzare e quindi scoraggiare i fenomeni di cattiva gestione delle risorse pubbliche, si sostiene che “la capacità  di lettura dei fenomeni e il potere di offrirli all'opinione pubblica appartengono al mondo dell'informazione” con l’auspicio che “i mass media assumano questo compito, con civismo e con la  professionalità e la tensione del vero che noi tutti loro riconosciamo”.

Apprezzamento per l'apertura dell'anno giudiziario della Corte dei conti della Sardegna è stata espressa dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna per i contenuti della relazione del presidente Mario Scano e dell'intervento del procuratore regionale Tommaso Cottone: in particolare nei punti in cui, affermando che solo una opinione pubblica correttamente informata è in grado di stigmatizzare e quindi scoraggiare i fenomeni di cattiva gestione delle risorse pubbliche, si sostiene che “la capacità  di lettura dei fenomeni e il potere di offrirli all'opinione pubblica appartengono al mondo dell'informazione” con l’auspicio che “i mass media assumano questo compito, con civismo e con la  professionalità e la tensione del vero che noi tutti loro riconosciamo”.

L'Odg sardo, nel ricordare che il ruolo della libera informazione è anche quello di vigilare sull’operato dei pubblici poteri attraverso l’esercizio del diritto-dovere di cronaca e di critica, condivide l’auspicio della Corte dei conti. Ancor più in questa fase di crisi progressiva della legalità, come denunciato dai giudici contabili, i giornalisti devono rispondere con sempre maggior rigore, correttezza e autonomia professionale al loro indispensabile ruolo sociale, nell’interesse esclusivo dei lettori e dei cittadini tutti.

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