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Rai 18 Lug 2012

Corrispondenti esteri: no a presìdi in appalto

"Invitiamo il consiglio di amministrazione ed il direttore generale a ripensare la scelta di trasformare le sedi all'estero della Rai in meri 'presidi' in appalto esterno". La sollecitazione arriva dai corrispondenti dall'estero della Rai che, tramite il loro fiduciario sindacale Alberto Romagnoli, augurano buon lavoro ai nuovi vertici aziendali e li invitano a considerare "l'informazione internazionale una delle caratteristiche essenziali del servizio pubblico, così come è stato fin dall'inizio della sua storia.

"Invitiamo il consiglio di amministrazione ed il direttore generale a ripensare la scelta di trasformare le sedi all'estero della Rai in meri 'presidi' in appalto esterno". La sollecitazione arriva dai corrispondenti dall'estero della Rai che, tramite il loro fiduciario sindacale Alberto Romagnoli, augurano buon lavoro ai nuovi vertici aziendali e li invitano a considerare "l'informazione internazionale una delle caratteristiche essenziali del servizio pubblico, così come è stato fin dall'inizio della sua storia.

Gli uffici di corrispondenza - scrivono - sono, a questo scopo, una risorsa fondamentale: l'inevitabile necessità di risparmi anche in questo settore non può passare però dalla perdita di autonomia (ed in definitiva di libertà) produttiva ed editoriale". (ROMA, 18 LUGLIO -  ADNKRONOS)

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