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Contratti 13 Lug 2011

Contratto Fieg-Fnsi: firmato il rinnovo biennale della parte economica e del nuovo welfare

“Siglato ufficialmente il rinnovo della parte economica, biennale, del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti. Dopo il via libera votato in giornata dal Consiglio di Presidenza della Fieg, da una parte, e dalla Giunta Esecutiva e dalla Consulta dei Presidenti dell’Associazioni  Regionali di Stampa, per la Fnsi, in serata sono state definitivamente confermati gli accordi raggiunti venerdì scorso, anche per alcuni capitoli urgenti che chiamavano le parti sociali a decisioni rilevanti in materia previdenziale, di welfare e della formazione.

“Siglato ufficialmente il rinnovo della parte economica, biennale, del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti. Dopo il via libera votato in giornata dal Consiglio di Presidenza della Fieg, da una parte, e dalla Giunta Esecutiva e dalla Consulta dei Presidenti dell’Associazioni  Regionali di Stampa, per la Fnsi, in serata sono state definitivamente confermati gli accordi raggiunti venerdì scorso, anche per alcuni capitoli urgenti che chiamavano le parti sociali a decisioni rilevanti in materia previdenziale, di welfare e della formazione.

L’aumento economico medio, biennale, è di 105,00 Euro mensili con decorrenza 1 luglio 2011, in due trance:  50,00 Euro dal 1 luglio 2011 più altre 55,00 Euro da giungo 2012. Aumenti biennali, con le stesse scadenze, anche per i giornalisti occupati con contratto di collaborazione, (ex art.2), corrispondenti (ex art. 12), e pubblicisti per le redazioni decentrate (ex art. 36, + 70,00 Euro complessive).
L’intesa è stata fissata dalle due delegazioni negoziali al completo, riunite in serata Roma nella sede della Federazione degli Editori e guidate dai rispettivi capi delegazione: Franco Siddi per la Fnsi e Alberto Donati per la Fieg.
Nell’ambito del negoziato contrattuale è stato messo a punto anche un accordo generale rispettoso degli obblighi di legge che affidano un ruolo specifico alle parti sociali firmatari del contratto, per quanto concerne le misure della contribuzione previdenziale e gli interventi sulle prestazioni, allo scopo di mettere in sicurezza gli istituti dell’autonomia del settore. L’ingpi, che ha elaborato gli elementi indispensabili di tale processo concorrendo al necessario processo di condivisione, venerdì mattina potrà deliberare le misure di garanzia e stabilità con pieno sostegno delle parti: aumento progressivo della contribuzione a carico degli editori fino a tre punti percentuali entro il 1 gennaio 2016, ma restando sotto il livello degli altri settori; progressivo innalzamento dell’età pensionabile di vecchiaia da 60 a 65 anni per le donne, ma conservando la possibilità di uscita a 60 anni con una lieve riduzione dell’assegno. In parallelo è stata messa a punto un’intesa per il sostegno all’occupazione stabile, mediante sgravi contributivi importanti per assunzioni di giornalisti a tempo indeterminato. Adeguata, con arrotondamento, anche l’aliquota per la Cassa integrativa per i giornalisti (Casagit).
Di valore economico il recepimento delle normative per l’abbattimento dell’imposta sui redditi derivanti da maggiorazioni retributive concordati aziendalmente per lavoro straordinario, notturno, festivo ecc. per i giornalisti con reddito non superiore a 40 mila euro.
I documenti sono stati siglati anche dai Presidenti dell’Inpgi, Andrea Camporese della Casagit, Daniele Cerrato, e del Fondo di Previdenza Complementare, Marina Cosi. 
Tra i documenti dell’accordo due altre novità molto rilevanti: una commissione paritetica per il lavoro autonomo, la sua valutazione e la giusta considerazione della dignità di questa forma di lavoro, della sua correttezza e della incidenza del fenomeno, in una visione che guardi alla qualità dell’informazione e alla libera concorrenza in un quadro di rispetto delle regole; la decisione di istituire un ente bilaterale per la formazione e l’aggiornamento professionale dei giornalisti, sia per le esigenze di risposta alle domande di innovazione, sia per favorire il recupero attivo di chi è in attesa di un nuovo lavoro”. In autunno, infine, si insedierà una Commissione Fieg- Fnsi per la valutazione dell’impatto delle innovazioni sull’organizzazione del lavoro e l’emersione e considerazione delle nuove figure professionali”.

VERBALE ACCORDO ECONOMICO BIENNALE 1° APRILE 2011- 31 MARZO 2013 (Formato Pdf)

VERBALE ACCORDO NUOVO WELFARE (Formato Pdf)

VERBALE ACCORDO DEFISCALIZZAZIONE COMPONENTI ACCESSORIE RETRIBUZIONE  (Formato Pdf)

GIORNALISTI: SOTTOSCRITTO ACCORDO FIEG-FNSI 2011-2013 (SCHEDA)
 
Roma, 13 luglio - Sottoscritto questo pomeriggio presso la Fieg, dopo l'avvenuta ratifica da parte degli organi dirigenti di editori e giornalisti, il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro giornalistico per il biennio 1 aprile 2011-31 marzo 2013. Confermato l'aumento di 105 euro uguali per tutti nel biennio. Cinquanta euro saranno erogati dal 1 luglio 2011, i rimanenti 55 dal 1 giugno 2012.
Incrementati anche i minimi di retribuzione per i collaboratori fissi (art.2), per i corrispondenti (art. 12) e per i pubblicisti nelle redazioni decentrate e negli uffici di corrispondenza. Incrementato anche dello O,05% il contributo che le aziende versano a Casagit, per il perseguimento di finalità sociali.
Firmato anche un importante accordo in materia previdenziale, che contiene interventi a sostegno dell'occupazione. In particolare, per favorire l'inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro giornalistico dei giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti che percepiscano il trattamento di integrazione salariale straordinaria, di mobilità, di disoccupazione, viene previsto per le aziende che li assumano con contratto di lavoro a tempo pieno ed a tempo indeterminato, un incentivo che, per 36 mesi, riduce nella misura dell'8% l'aliquota contributiva a loro carico alla gestione Avs dell'Inpgi.
La misura viene riconosciuta alle aziende che nei 12 mesi antecedenti non abbiano provveduto a licenziamenti nella testata di assunzione. Le agevolazioni verranno riconosciute per le assunzioni che interverranno nei prossimi 36 mesi.
A supporto della sostenibilità della gestione previdenziale Inpgi, tra il 2012 ed il 2016 si procederà poi ad un aumento di tre punti percentuali dell'aliquota contributiva a carico dei datori di lavoro, secondo un calendario che porterà l'aliquota rispettivamente al 21,28% a decorrere dal 1 gennaio 2012; 22,28% a decorrere dal 1 gennaio 2014; 23,28% a decorrere dal 1 gennaio 2016.
Previsto l'innalzamento dell'età pensionabile delle giornaliste a decorrere dal 1 luglio 2012, secondo la seguente modulazione: 1 luglio 2012-31 dicembre 2014, età 61 anni; 2015-2016, età 62 anni, 2017-2018, età 63 anni; 2019-2020, età 64 anni; dal 2021 in poi, 65 anni. Alle donne giornaliste verrà comunque riconosciuta la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia sulla base dei requisiti di età in vigore fino al 30 giugno 2012 (60 anni), applicando sull'importo della pensione maturata un abbattimento percentuale permanente in misura direttamente proporzionale agli anni ed ai mesi di anticipo rispetto all'età prevista dalla nuova normativa e che andranno dal 4,76% per un anno di anticipo, al 20% nel caso di anticipo di cinque anni. Nel periodo transitorio (1 luglio 2012-31 dicembre 2020), gli abbattimenti troveranno applicazione nella misura del 50% del loro ammontare (dunque dal 2,38% per un anno di anticipo, sino al 10% nel caso di cinque anni). I nuovi requisiti in vigore dal 1 luglio 2012 non troveranno applicazione nel caso di giornaliste che abbiano maturato i requisiti di età e contribuzione (60 anni di età e 20 di contribuzione) alla data del 30 giugno 2012 ed alle giornaliste che, alla data del 30 giugno 2012, risultino ammesse alla prosecuzione volontaria dei contributi. com/sat/ (ASCA)
GIORNALISTI: FIRMA ACCORDO FIEG-FNSI SU CONTRATTO ECONOMICO

E' arrivata oggi la firma tra la rappresentanze dei giornalisti e degli editori per il rinnovo della parte economica del contratto di lavoro. Fieg e Fnsi, hanno firmato stasera un accordo che prevede un aumento di 105 euro uguali per tutti in due trance, la prima di 50 euro dal mese di luglio di quest'anno e la seconda di 55 dal giugno del 2012. L'accordo prevede, tra l'altro, in prospettiva anche l'aumento della misura della contribuzione previdenziale; l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne iscritte all'Inpgi; alcuni interventi per favorire l'occupazione con incentivi alle assunzioni; un incremento della contribuzione Casagit da parte delle aziende, la creazione di un ente paritetico per la formazione e di una commissione dedicata al lavoro autonomo. (ANSA)

CNEL: BREVE INCONTRO SACCONI-SEGRETARIO FNSI

Roma, 14 luglio - Il rinnovo del contratto dei giornalisti, la ripresa del mercato del lavoro del settore, la formazione e il precariato. Sono questi i temi affrontati  dal ministro del lavoro, Maurizio Sacconi e dal segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, in un breve incontro al Cnel dopo la presentazione del rapporto sull'occupazione.
Il ministro, infatti, dopo il suo intervento ha incontrato prima il Presidente del Cnel, Antonio Marzano e, successivamente, Siddi con il quale si è soffermato qualche minuto. Nessuna dichiarazione sui contenuti del colloquio ma oltre al contratto dei giornalisti e del mercato del lavoro ci sarebbe stato uno scambio di impegni per un incontro con il sottosegretario all'editoria sulla crisi del lavoro giornalistico e sul precariato. (da notizia ASCA)

INFORMAZIONE: CONTRATTO GIORNALISTI, “POSITIVO” PER MARTA CICCI PRESIDENTE DELL'ASU

“Un risultato positivo e importante, per certi versi inaspettato, che, in un momento difficile della vita economica del Paese e dei rapporti sindacali, tutela la condizione e  l’autonomia professionale della categoria dei giornalisti, soprattutto delle sue componenti più deboli e indifese, come garanzia della libertà dell’informazione”: così Marta Cicci, Presidente dell’ASU (Associazione Stampa Umbra) commenta il testo dell’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti sottoscritto ieri a Roma da FNSI, sindacato dei giornalisti e FIEG, federazione degli editori.
Oltre alla parte economica (un aumento uguale per tutti superiore ai cento euro al mese nel biennio, di cui 50 subito in busta paga, il resto nel giugno del prossimo anno) il nuovo contratto, ricorda Cicci, prevede misure di consolidamento delle garanzie previdenziali attraverso un aumento della contribuzione all’INPGI a carico degli editori (che stabilizzerà per i prossimi decenni i conti dell’Istituto), interventi volti a incentivare le nuove assunzioni (si tratta di sgravi contributivi per le aziende editoriali che “prendono” personale giornalistico a tempo indeterminato) e norme volte a favorire i giornalisti cosidetti freelance. Sempre in campo previdenziale, mette in rilievo la Presidente del sindacato dei giornalisti umbri, è di particolare rilievo la norma che mantiene a 60 anni la possibilità di pensionamento delle giornaliste con una lieve riduzione dell’assegno.
 L’Ufficio di presidenza di ASU prevede di tenere nell’ultima settimana del mese di luglio un assemblea dei propri iscritti, aperta a tutti i giornalisti professionali e collaboratori per discutere del nuovo contratto e della sua “gestione” in sede locale.

SIGLATA L'IPOTESI D'INTESA: AUMENTO DI 105 EURO
SIDDI: “UN ACCORDO CHE È SCOMMESSA SUL FUTURO”


Roma, 8 luglio - ''E' stato un negoziato durissimo con passaggi imprevedibili come quello di due settimane fa quando la Fieg stava per fare un passo indietro. Questo è un contratto che rappresenta un atto di responsabiltà, non scontata, maturata tra due parti sociali consapevoli delle difficoltà che viviamo, ma alla fine capaci di far prevalere la scommessa sulla fiducia di un futuro del sistema dell'informazione industriale e del lavoro giornalistico''. Lo afferma Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi, spiegando il senso dell'accordo biennale raggiunto con la Fieg.

 

''Teoricamente il negoziato doveva essere solo tecnico, con un semplice ricalcolo degli incrementi retributivi in relazione all'inflazione. La Fnsi - sottolinea Siddi - ha premuto con forza per cogliere l'occasione di affrontare correttamente alcune urgenze non rinviabili, che in caso contrario avrebbero potuto aprire la strada a scenari più negativi per la previdenza dei giornalisti, per i loro salari e per le garanzie per la libertà d'impresa''.
''Gli aumenti retributivi - spiega ancora Siddi - sono comunque in linea con una civile crescita retributiva, ma in relazione con la messa in sicurezza delle pensioni giornalistiche di oggi e di domani.
Infatti una quota di risorse è stata destinata all'incremento delle aliquote a carico delle imprese''.
''Da parte nostra, con coraggio e responsabilità, apriamo un'opzione per un welfare attivo del lavoro con sgravi retributivi per il lavoro stabile accompagnato ad una decisione di creare un istituto bilaterale di formazione.
Novità in questo contratto - fa osservare Siddi - è l'aumento uguale per tutti: una scelta doverosa per garantire la crescita soprattutto alle nuove generazioni di giornalisti che hanno una remunerazione più bassa, ma attenti tuttavia a mantenere un equilibrio nella parametrazione giornalistica''. (ASCA)

SIGLATA L'IPOTESI D'INTESA

Nella prossima settimana l'ipotesi d'intesa tra il sindacato dei giornalisti e gli editori sarà sottoposta agli organi delle due federazioni per la valutazione. Successivamente si andrà alla sigla ufficiale.
Nella sede di via Piemonte le due delegazioni della Federazione della stampa italiana e degli editori erano riunite da ore per arrivare alla stretta finale sul rinnovo biennale della parte economica del contratto e del nuovo welfare. Superati molti scogli si erano limati gli ultimi punti dell'accordo prima della sigla dell’ipotesi d’intesa.
La soluzione individuata per questa parte del contratto, tra cui la nascita di una commissione paritetica per il lavoro autonomo, può offrire alle colleghe e ai colleghi una boccata di ossigeno al fine di avviare una ripresa dell'occupazione e mantenere l'equilibrio del nostro sistema previdenziale in una situazione di crisi del settore.

(ASCA) - Roma, 8 luglio - Dopo una giornata di intensa e tesa trattativa, Fnsi e Fieg hanno sottoscritto l'ipotesi di intesa contrattuale per il biennio 2011-2013. Secondo quanto apprende l'Asca l'accordo prevede l'erogazione di 105 euro, 50 nel primo anno, 55 nel secondo.
Nonostante la trattativa avesse per oggetto l'adeguamento economico previsto per il secondo biennio di durata contrattuale le parti hanno anche concordato significativi interventi a sostegno del sistema di welfare autonomo della categoria. A carico dei datori di lavoro è stata infatti concordata una manovra previdenziale complessiva diretta a porre in sicurezza i conti dell'Inpgi, assicurando così l'erogazione delle pensioni alla categoria giornalistica. Le parti hanno concordato innovazioni nel settore delle erogazioni pensionistiche a partire dalla progressiva elevazione dell'età pensionabile per le giornaliste, le quali, tuttavia, potranno continuare ad accedere al trattamento pensionistico a 60 anni con una lieve riduzione percentuale dei loro emolumenti. Concordata anche la attivazione di un ente bilaterale per la formazione professionale.
Sul piano dello sviluppo dell'occupazione le parti hanno altresì concordato misure a sostegno dell'assunzione, a tempo indeterminato, di giornalisti da parte delle aziende editoriali. L'ipotesi contrattuale verrà sottoposta al vaglio dei rispettivi organi dirigenti di entrambe le Federazioni.

GIORNALISTI: SIDDI, INTESA ATTO DI FIDUCIA E RESPONSABILITÀ 
 
Roma, 8 luglio - "Un atto di fiducia che scommette sulla tenuta del lavoro professionale e sul futuro dell'industria dell'informazione". Così il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, commenta l'avvenuta sigla dell'intesa oggi con la Fieg sulla parte economica del contratto dei giornalisti, che mercoledì passerà al vaglio definitivo delle parti. "Per legge e per contratto - aggiunge Siddi - si tratta solo di una trattativa tecnica con il semplice calcolo degli incrementi retributivi sull'inflazione decisa dal governo, ma con grande fatica e difficoltà si è riusciti nella trattativa tra le parti sociali, Fieg e Fnsi, a cogliere l'occasione per tentare di costruire delle sicurezze imprescindibili, vere e proprie urgenze che in caso contrario avrebbero inciso su autonomia e funzione delle stesse parti soprattutto im materia di previdenza". "Gli incrementi sono solo perciò da considerare - aggiunge il segretario Fnsi - nella misura delle cifre in busta paga ma anche di quelle, strategiche, destinate alle aliquote contributive per le pensioni di oggi e di domani e per un welfare attivo che sostenga la ripresa dell'occupazione stabile dei giornalisti. La previsione di intervenire sull'età pensionistica delle donne era una via obbligata, ed è trasferita all'Inpgi, messa per altro a punto e studiata nei dettagli, con la previsione di criteri di gradualità di incremento dell'eta è e di salvaguardia delle attuali condizioni per chi liberamente vorrà andare in pensione a 60 anni anche dopo il 2022. Anche la scelta di realizzare insieme un ente bilaterale con i criteri di legge ma in linea con gli scopi dell'industria dell'informazione e per giornalisti in cerca di lavoro e riqualificazione, come anche la commissione per il lavoro autonomo, interviene in quadro di cambiamenti e difficoltà crisi economica non consente dichiarare superate. Per questo questa ipotesi che va ora alla considerazione degli organi direttivi delle due parti, è di coscienziosa responsabilità e fiducia sulla ripresa e sul futuro del settore e del lavoro professionale". (ANSA)

GIORNALISTI: INTESA SU PARTE ECONOMICA CONTRATTO
RAGGIUNTA STASERA TRA FIEG E FNSI 
 
Roma, 8 luglio - Ok al rinnovo della parte economica del contratto dei giornalisti. A quanto si apprende è stata siglata stasera l'ipotesi di intesa tra Fieg e Fnsi sul rinnovo contrattuale e la bozza andrà mercoledì agli organi delle due federazioni per arrivare alla firma ufficiale. Tra i punti principali sarebbe previsto un aumento biennale in busta paga di 105 euro, uguali per tutti, in due trance. Aumentano le aliquote contributive in cinque anni del 3%, con il primo punto nel gennaio del 2012; arrivano anche sgravi contributivi per le aziende nuovi assunti a tempo indeterminato. 
È prevista nell'accordo la nascita di un ente bilaterale di formazione per la riqualificazione e il sostegno alle trasformazioni con attenzione a chi ha perso il lavoro. Ci saranno anche premi aziendali per chi ha stipendi entro la soglia dei 40 mila euro, recependo così la legge per le maggiorazioni sui minimi. Tra le novità la nascita della commissione paritetica per il lavoro autonomo. La trattativa, ripresa stamattina fino alla conclusione positiva di stasera dopo l'interruzione delle scorse settimane, recepisce nel testo anche il progressivo incremento dell'età pensionabile di vecchiaia delle donne che arriverà a 65 anni, a regime nel 2022, secondo l'ipotesi però che prevede il previo accordo delle parti sociali. Le donne potranno anche andare in pensione a 60 anni con un lieve abbattimento della misura dell'assegno. Fermo restando che la pensione di anzianità all'Inpgi potrà essere corrisposta a 57 anni di età e 35 di contributi anche qui con un abbattimento dell'assegno in rapporto agli anni esatti. (ANSA)

CONTRATTO: UN DOPPIO PASSO AVANTI

Sull’intesa per il rinnovo biennale della parte economica del CNLG commento di Giovanni Negri, presidente Alg

Con l’intesa siglata tra FNSI e FIEG si compie un passo importante che guarda sia al presente sia al futuro della professione giornalistica e dell’informazione in Italia.
L’aumento in busta paga di 105 euro è adeguato, se si tiene conto delle difficoltà che il mondo del giornalismo vive in misura anche più marcata nel panorama dell’imprenditoria. La scelta di aumenti uguali per tutti non è ideologica, ma pratica: era importante, questa volta,  reagire all’impoverimento subito dalle giovani generazioni in questi anni.
Proprio ai giovani guardano altri capitoli dell’intesa, a partire dall’incremento dei contributi previdenziali, indispensabile per mettere in sicurezza l’INPGI e non penalizzare le pensioni future. L’elevazione graduale, in più di 10 anni, dell’età pensionabile per le donne, è attenuata dalla sostanziale opzionalità: la possibilità, anche dopo il 2022, di andare in pensione a 60 anni con una modesta riduzione dell’assegno mensile.
Nei limiti di un rinnovo di “mezzo termine”, è significativo che si siano compiute da giornalisti ed editori scelte progettuali con la commissione per la tutela del lavoro autonomo e la promozione di un sistema di formazione e riqualificazione professionale. Decisivo per combattere il precariato sarà il provvedimento che incentiva gli editori a trasformare in tempo indeterminato i contratti a termine.

@fnsisocial

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