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Usigrai 10 Ott 2006

Congresso Usigrai, Roberto Natale: “Rompere ora la logica delle 'caselle'”

Per il vertice della RAi, che si prepara domani a varare una nuova serie di nomine, è ora di ''rompere la logica delle 'caselle'': è l'invito lanciato dal segretario dell'Usigrai, Roberto Natale, in uno dei punti centrali del suo intervento al X congresso del sindacato, in corso a Montesilvano, davanti alla platea dei delegati, ma anche in presenza del presidente della Tv pubblica Claudio Petruccioli, e dei consiglieri, Sandro Curzi e Carlo Rognoni.

Per il vertice della RAi, che si prepara domani a varare una nuova serie di nomine, è ora di ''rompere la logica delle 'caselle'': è l'invito lanciato dal segretario dell'Usigrai, Roberto Natale, in uno dei punti centrali del suo intervento al X congresso del sindacato, in corso a Montesilvano, davanti alla platea dei delegati, ma anche in presenza del presidente della Tv pubblica Claudio Petruccioli, e dei consiglieri, Sandro Curzi e Carlo Rognoni.

''Siete disposti alla fluidità?'', ha chiesto Natale ai massimi esponenti dell'azienda. ''Siete disposti a rompere la rigidità asfissiante delle caselle, a dare il segno che comincia per la Rai una stagione nella quale i curricula contano molto di più delle appartenenze? Il segnale deve arrivare a partire dalle scelte dei direttori''. Alla vigilia della riunione del Cda di domani, che dovrebbe prendere nuove decisioni sulle direzioni di alcune testate, Natale ha ancora incalzato i vertici dell'azienda: ''Siete sicuri che in queste decisioni la casella politica non sia stata messa come condizione preliminare alla valutazione di qualsiasi profilo professionale? Alle urgenze editoriali - ha detto ancora il segretario dell'Usigrai - si risponde con scelte di carattere editoriale''. Natale ha citato, in particolare il caso di Raisport, auspicando che la scelta cada ''su un nome coerente con l'impegno di rinnovamento''; di Rai News 24, da rilanciare; di Rai International, che ''ha bisogno di un mandato nuovo, di un ripensamento profondo dell'offerta''; del GR, ''che in questi anni ha perso ascolti e autorevolezza. Per fortuna è stata accantonata l'ipotesi di una nuova tripartizione - ha detto - - ma ci è stato preannunciato uno scorporo di Gr Parlamento che non ci pare nasca da ragioni editoriali''. ''A partire da domani - ha insistito il segretario dell'Usigrai - si gioca una partita decisiva per la credibilità di questo vertice. Le elezioni e il cambio di governo, non sono per noi ragione per terremotare la Rai, ma questo non significa accettare un anno e mezzo di stallo politicamente motivato. Altrimenti l'unica soluzione - ha concluso - sarebbe una fortissima accelerazione della legge sui nuovi criteri di nomina''.(ANSA)

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