''Da noi aspettatevi piena trasparenza: non dico che riusciremo a fare tutto quello che ci siamo proposti, ma quando non ci riusciremo spiegheremo il perché e anche i motivi per cui tenteremo di rifarlo. Non metteremo mai la testa sotto la sabbia''. È questo il criterio che orienta le scelte del Cda Rai, come ha sottolineato il presidente Claudio Petruccioli nel suo intervento al congresso Usigrai, di Montesilvano, replicando in particolare alle osservazioni del segretario Roberto Natale sui rischi che le imminenti nomine possano essere ispirate a logiche di spartizione politica.
È nostra intima convinzione - ha sottolineato Petruccioli - di essere in grado di evitare i rischi che ha indicato Natale. Le scelte fatte fin qui non ci sono state rimproverate come in contrasto con questi criteri. Spero che sarà così anche per le altre''. Con una sorta di provocazione, Petruccioli ha detto che gli ''piacerebbe sedere su una cattedra universitaria per commissionare una tesi su tutte le voci circolate nelle ultime settimane sulle nomine Rai, confrontate con quello che poi è realmente successo. Dobbiamo e vogliamo essere giudicati sui fatti - ha sottolineato - e questo vale anche per domani, anche se domani non è la prima tappa'', dopo le nomine ai vertici del Tg1 e del Personale. ''Voglio però ripetere - ha concluso Petruccioli - quello che ho detto alcuni giorni fa, con pacatezza, a un attento azionista: qualora questo Cda e questo presidente giungessero alla convizione di non essere più in condizioni di garantire il funzionamento minimo dell'azienda, non staremmo un minuto di più là dove siamo''. (ANSA) L'informazione ''non puo' essere limitata entro contenitori specifici: la comunicazione in generale e una crescente quantità di prodotti televisivi sono fisiologicamente permeati da un tasso crescente di informazione. E questo vale in particolare per la tv di servizio pubblico''. Per il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, ''una delle prime rigidità da superare è dunque quella che tende a racchiudere l'informazione quasi in un recinto: come i globuli rossi deve essere presente in tutta la comunicazione tv''. Nel suo intervento al congresso Usigrai di Montesilvano, Petruccioli ha sottolineato che ''l'azienda su questo punto avanzerà richieste e proposte. Il confronto sarà condotto con il massimo rispetto e la massima apertura. Ci aspettiamo soltanto - ha detto rivolto ai delegati in platea - che, come tutti anche voi vi assumiate la vostra parte di responsabilità''. Nel suo discorso Petruccioli ha ribadito la necessità per il servizio pubblico di ''puntare tutto sulla qualità'' anche alla luce dei segnali che arrivano dal pubblico e di un mercato che si è ormai arricchito di nuovi protagonisti, prima fra tutti Sky. Di fronte alle sfide future ''la sola risposta possibile è l'innovazione'', ha detto ancora Petruccioli ribadendo tuttavia la richiesta di ''certezze su tempi e modalità del passaggio definitivo al digitale. Abbiamo bisogno innanzitutto di sapere quale sarà la capacità trasmissiva cioè il numero di frequenze che avremo a disposizione al momento del passaggio alla nuova tecnologia''. Un interrogativo idealmente rivolto al ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, che si appresta a presentare il disegno di legge di riforma della Gasparri e che domani sarà a Montesilvano. (ANSA)