Il segretario della FNSI Raffaele Lorusso lancia da Marsiglia, sede del congresso del sindacato dei giornalisti francesi, la proposta italiana per una carta di identità europea del giornalismo. Tra i temi dell’assise anche la centralità del rispetto del principio della tutela delle fonti e il futuro di Euronews, che preoccupa Franco Siddi, membro del Cda Rai (‘azionista’, insieme ad altre aziende del servizio pubblico del continente, dell’emittente paneuropea) e consigliere dell’esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti.
Il futuro di Euronews, la tv con sede a Lione voluta quasi
30 anni fa dai servizi pubblici europei e la cui maggioranza è stata
recentemente ceduta a Naguib Sawiris, è stato tra i temi al centro della
sessione dedicata ai temi internazionali del congresso del Snj, il sindacato
dei giornalisti francesi, in corso a Marsiglia.
All’assise hanno preso parte anche il segretario generale della Fnsi, Raffaele
Lorusso, e – in veste di membro dell’esecutivo dell’Ifj – Franco Siddi,
consigliere di amministrazione della Rai.
Nel corso del dibattito, il segretario Lorusso ha lanciato la proposta italiana
per una carta di identità europea del giornalismo e sottolineato la centralità
del rispetto del principio della tutela delle fonti, anche nell’ottica della
difesa della stampa dalle pressioni improprie esercitate da poteri politici ed
economici.
"È necessario creare un fronte comune di tutti i giornalisti europei", ha detto Lorusso. "Quello della libertà d'informazione è un problema continentale: si sta distruggendo tutto ciò che è stato fatto in due secoli e per questo serve un regolamento europeo per i diritti e i doveri dei giornalisti e una carta dei cittadini europei di essere ben informato".
Mentre riguardo a Euronews, che nella riunione del Cda del 14 ottobre dovrà
sostituire il presidente uscente Paolo Garimberti, è emerso il timore che un
progressivo disimpegno dei servizi pubblici nazionali, compresa la Rai, possa
comportare un ridimensionamento dell'emittente che metterebbe a rischio anche il
posto di lavoro dei 30 giornalisti italiani impiegati nella più grande
redazione italiana all'estero.
“La preoccupazione - ha spiegato Franco Siddi - è che Euronews si allontani dal
disegno di una proposta culturale europea che, attraverso un sistema condiviso
di valori, diviene esempio di integrazione e di convivenza democratica nel
pluralismo. Ho l'impressione che ci sia stata grande distrazione sulla missione
editoriale, credo che l'Italia non debba e non possa esimersi da questa sfida.
Non è interesse dei paesi europei, né dei nostri servizi pubblici una
remissione di responsabilità".
Tra gli altri temi affrontati nel corso del congresso anche le difficoltà che incontrano i giornalisti che si occupano di sport.