La lunga vertenza giudiziaria tra Angela Trentini e l'emittente televisiva regionale Rete8 è finalmente conclusa con il pieno riconoscimento delle regioni della giornalista.
La lunga vertenza giudiziaria tra Angela Trentini e l'emittente televisiva regionale Rete8 è finalmente conclusa con il pieno riconoscimento delle regioni della giornalista. E' stata infatti depositata pochi giorni fa la sentenza con cui la Corte di Cassazione - cui Rete8 si era rivolta dopo la sfavorevole sentenza resa in appello dal Tribunale di Chieti - ha rigettato il ricorso dell'emittente così ponendo la parola fine alla lunghissima controversia. La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 1992, quando Angela Trentini, da poco nominata rappresentante sindacale nella redazione dell'emittente, venne licenziata per ragioni pretestuose. Il licenziamento venne impugnato immediatamente sia dalla giornalista, che dall'Assostampa Abruzzese e dalla F.N.S.I, dinanzi al Pretore di Chieti, deducendo tanto la infondatezza degli addebiti mossi alla Trentini, quanto la natura ritorsiva del licenziamento in relazione all'impegno sindacale della stessa. Con sentenza dei 25.10.1996 il Pretore ritenne inammissibile la domanda giudiziale sul presupposto dei mancato esperimento nel termine perentorio del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dall'art. 5 L. 108/90. Il Tribunale di Chieti, in accoglimento dell'appello proposto dalla Trentini - assistita in questi lunghi anni dagli Avv. Domenico D'Amati e Marcello Pacifico - annullò radicalmente la decisione di primo grado, dichiarando "..nullo e privo di giusta causa o giustificato motivo il licenziamento della Trentini..." e ordinando alla società "..la reintegra della dipendente, con condanna al pagamento delle retribuzioni dal licenziamento alla reintegrazione", ad oggi pari a circa € 260.000,00. Contro la decisione del Tribunale ha fatto ricorso in Cassazione l'emittente Rete8, peraltro ottenendo imprevedibilmente dal Tribunale di Chieti, nelle more del procedimento, la sospensione dell'esecutività della sentenza. Ora, finalmente, dopo 12 anni e tre interi gradi di giudizio, la decisione della Corte di Cassazione ha scritto finalmente la parola fine a questa lunga vertenza, riconoscendo pienamente le ragioni della giornalista e con esse, implicitamente, anche quelle dell'Assostampa e della Fnsi, che avevano immediatamente denunciato l'antisindacalità del licenziamento. L'Associazione Stampa Abruzzese esprime dunque la sua piena soddisfazione per questo positivo epilogo della vicenda. Angela Trentini ha preannunciato all'Assostampa l'intenzione di voler contribuire alla costituzione di un fondo di solidarietà a favore dei giornalisti che verranno a trovarsi in analoghe situazioni.