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Fnsi 12 Giu 2002

Conferenza Nazionale dei cdr il 3 luglio Approvato il regolamento

Conferenza Nazionale dei cdr il 3 luglio Approvato il regolamento

Conferenza Nazionale dei cdr il 3 luglio
Approvato il regolamento

Regolamento per l’elezione dei rappresentanti della conferenza nazionale dei cdr nella commissione contratto 1) La conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione elegge al suo interno i propri rappresentanti nella Commissione Contratto, così come previsto nell’art.21 dello Statuto, suddivisi per le seguenti aree produttive: 4 per i quotidiani, 2 per i periodici, 3 per l’emittenza radiotelevisiva, 2 per le agenzie di stampa, 1 per le rappresentanze sindacali dei siti on-line, dei service e degli uffici stampa, di cui all’art.1 del CNLG. La G.E. potrà, in occasione del rinnovo quadriennale del contratto, proporre al Consiglio Nazionale una diversa composizione delle aree produttive. 2) Possono votare ed essere eletti i componenti dei cdr e i fiduciari iscritti alle AA.RR.SS. secondo quanto disposto dall’art. 2, 6° comma, punto 1 del Regolamento della Fnsi e al corrente con il versamento delle quote associative. 3) Sono da considerarsi componenti dei comitati di redazione e fiduciari i giornalisti che ricoprano tali cariche sindacali ai sensi dell’art. 34 e dell’allegato n) del CNLG e dell’art. 18 dell’accordo contrattuale Fnsi-Usigrai-Rai. Hanno, pertanto, diritto di voto attivo e passivo i fiduciari e i componenti dei comitati di redazione eletti dalle assemblee di redazione, i fiduciari delle redazioni o uffici di corrispondenza dalla Capitale, i fiduciari delle redazioni decentrate e degli uffici di corrispondenza, i rappresentanti sindacali delle singole testate periodiche. Non hanno diritto di voto i rappresentanti dei servizi (delegati di settore). 4) La Conferenza all’atto dell’insediamento nomina la commissione elettorale che funge anche da seggio. 5) Ciascun rappresentante sindacale vota per l’area produttiva di appartenenza. Le preferenze esprimibili non potranno superare il numero di 3 quando si debbano eleggere 4 rappresentanti e il numero di 2 quando si debbano eleggere 3 rappresentanti. Quando si debbano eleggere 1 o 2 rappresentanti si potrà esprimere un’unica preferenza. 6) La Conferenza nazionale dei comitati e fiduciari di redazione rinnova i propri rappresentanti in seno alla Commissione Contrattuale, in occasione di ogni rinnovazione biennale del CNLG. Gli stessi continuano a far parte della commissione per il periodo previsto anche quando non siano più componenti di rappresentanza sindacale aziendale. 7) Il Consiglio Nazionale può integrare la commissione contratto, così come previsto dal quarto comma dell’art.21, con due rappresentanti dei corrispondenti, dei collaboratori fissi e dei pubblicisti part-time, nel numero definito dalla Giunta esecutiva, eletti, in occasione della conferenza nazionale dei comitati e fiduciari di redazione, dai fiduciari sindacali rappresentanti i collaboratori fissi, i corrispondenti e i pubblicisti part-time. 8) Il Consiglio Nazionale può integrare la commissione contratto con 3 rappresentanti dei free-lance, eletti da una apposita Assemblea Nazionale dei rappresentati dei free-lance composta da 5 delegati per l’Associazione di Roma e 5 per l’Associazione di Milano e due delegati per ciascuna delle altre Associazioni Regionali di Stampa, indicati con modalità definite dalle singole AA.RR.SS. Ai fini della presente disposizione devono intendersi per giornalisti free-lance tutti i giornalisti iscritti alle AA.RR.SS. e iscritti alla gestione separata dell’INPGI e che non abbiano contestualmente in corso un rapporto di lavoro subordinato e che non usufruiscano del sussidio di disoccupazione dell’INPGI, né di pensione. (Testo approvato dal Consiglio Nazionale della FNSI nella sessione del 12 giugno 2002) Rinnovo parte economica del contratto Fnsi-Fieg I documenti del Consiglio Nazionale Il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa manifesta la preoccupazione del sindacato dei Giornalisti per lo stato del sistema della comunicazione e ribadisce la necessità di sostenere e difendere l’autonomia il pluralismo e la qualità dell’informazione in tutti i settori produttivi. La mancata soluzione, fino a questo momento, del problema del conflitto di interessi del Presidente del Consiglio è confermata dall’andamento del dibattito parlamentare in Senato su una proposta di legge che appare inadeguata. Questa circostanza, determinata da un vuoto legislativo che si protrae ormai da troppi anni, rischia di avere influenze negative sulla situazione in particolare dell’emittenza radiotelevisiva con un servizio pubblico sottoposto ad una dura competizione con il concorrente privato. Il Consiglio Nazionale della Fnsi sottolinea inoltre che, allo stato attuale, il Governo non ha definitivamente rimosso quei contenuti della delega sul lavoro che hanno determinato, insieme alle rivendicazioni specifiche della categoria, lo sciopero generale dei giornalisti del 15 e 16 aprile. La Federazione della Stampa ribadisce ancora una volta la richiesta di essere consultata dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dal Ministro del Welfare, Roberto Maroni, per esporre le ragioni e le preoccupazioni dei giornalisti su misure che avrebbero effetti dannosi sull’autonomia della categoria ed in particolare per le fasce più deboli di colleghe e colleghi sottoposti al ricatto dei licenziamenti. Il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa esprime altresì preoccupazione per la divisione tra le Confederazioni Sindacali sulle misure governative e sulla trattativa proposta dal Governo sui temi del lavoro, della previdenza e del fisco. Se il confronto separato ed il dibattito politico - parlamentare non cancelleranno i contenuti della delega, la Federazione della Stampa attuerà nuove autonome iniziative di lotta in raccordo con decisioni unitarie delle confederazioni. Il Sindacato dei Giornalisti deciderà nelle prossime settimane le forme della mobilitazione dei giornalisti, che almeno in questa fase non prevede l’adesione formale della Fnsi agli scioperi proclamati da una singola Confederazione. Il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa respinge l’attacco generalizzato che la Fieg e settori importanti del sistema delle imprese stanno conducendo nei confronti del giornalismo italiano con pesanti giudizi tendenti a delegittimare la funzione sociale della professione e cercando di dividere i colleghi più esperti dai giovani. Terreno di scontro con gli editori sono i diritti sindacali e la qualità dell’informazione, la previdenza della categoria, l’applicazione solo parziale del nuovo contratto di lavoro, le proposte di riforma dell’Ordine dei Giornalisti che la categoria si accinge a proporre. Ciò nonostante la Fnsi chiede alla Fieg un tavolo di negoziato senza pregiudiziali sin dai prossimi giorni sui temi di comune interesse, ma respinge ogni tentativo di porre al centro del confronto delle parti solo i temi e le proposte che tendono a mettere in discussione il presente e il futuro dell’Inpgi. A cominciare dalla capacità dell’Istituto di accertare e sanzionare le violazioni contributive e dall’esercizio dell’autonomia funzionale dell’Inpgi prevista dalla legge sulla privatizzazione degli Enti. Il Consiglio Nazionale della Fnsi decide, in ogni caso, l’apertura della vertenza per il rinnovo biennale della parte economica del contratto di lavoro che non potrà tradursi in un mero ricalcolo matematico degli aumenti retributivi, ma dovrà rappresentare l’occasione per una verifica seria delle parti più controverse del nuovo contratto di lavoro. Il Consiglio Nazione approva la proposta del Segretario Generale e della Giunta di convocare per il 3 luglio prossimo la Conferenza Nazionale di Comitati di Redazione e dei Fiduciari per esaminare la situazione sindacale, l’andamento dell’attuazione del nuovo contratto e per eleggere i rappresentanti dei Cdr nella nuova Commissione Contratto della Fnsi. Spetterà alla Commissione Contratto analizzare i dati che stanno emergendo dai seminari contrattuali convocati da molte associazioni regionali di stampa, ed elaborare la piattaforma rivendicativa per il rinnovo economico e condurre le trattative. Il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa propone agli altri organismi la convocazione per la fine del mese di settembre degli Stati Generali della categoria per discutere i problemi sindacali, istituzionali, previdenziali e di tutela dei giornalisti. Approvato all’unanimità. Da alcuni mesi il governo procede a riforme sostanziali e procedurali che intervengono sul giusto processo e sullo stato di diritto nel nostro paese (legge sull'immigrazione, articolo 18 e processo del lavoro, conflitto di interessi, legge Anedda riforma della giustizia minorile, ventilata riforma del processo civile, riforma dell'ordinamento giudiziario) rifiutando nei fatti, su questi temi, il metodo democratico del dialogo reali con le parti. Il Consiglio Nazionale esprime a questo proposito la sua solidarietà a tutte le categorie, gli ordini e le istituzioni la cui autonomia e indipendenza, attribuite loro dalla Costituzione repubblicana, sono messe in pericolo. Approvato all’unanimità

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