La Federazione nazionale della stampa italiana e l'Associazione lombarda dei giornalisti ritengono inaccettabile il licenziamento di una collega caporedattore della Condé Nast, mentre è in atto su tutto il gruppo un contratto di solidarietà difensiva volto a evitare i licenziamenti e a ripartire i sacrifici economici su tutta la redazione.
«Il licenziamento – spiegano Fnsi e Alg – è assolutamente inopportuno anche perché segue una causa vinta dalla collega che contestava all'azienda la mancata assegnazione a una testata e il demansionamento. Il giudice ha dato ragione alla giornalista e l'azienda, per tutta risposta, l'ha licenziata. Un atto gravissimo, che viola il patto siglato tra le parti, anche a livello nazionale, con il contratto di solidarietà difensiva. La solidarietà difensiva tra l'altro è un ammortizzatore sociale pagato dall'Inpgi, l'istituto di previdenza dei giornalisti, cioè dalle tasche di tutti i giornalisti, proprio per evitare i licenziamenti».
Federazione nazionale della Stampa e Assostampa chiedono dunque al ministero del Lavoro, all'Inpgi e a tutti gli organi competenti «di valutare la legittimità del comportamento di Condé Nast, che edita riviste di prestigio quali Vogue, Vanity Fair e molte altre, invitandoli ad adottare tutte le misure del caso per porre fine a questo comportamento».