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Osservatorio sui media 22 Feb 2011

Con le applicazioni per smartphone si può parlare di fotogiornalismo?

E’ l’ interrogativo che ha sollevato il Los Angeles Times in relazione alle polemiche per il terzo posto al Pictures of the Years International, un prestigioso concorso di fotogiornalismo, conquistato da una foto scattata grazie all’add-ons più in voga su iTunes: Hipstamatic – C’è differenza fra il fotogiornalismo e la fotografia artistica? Quando un’immagine è stata deliberatamente modificata per ragioni estetiche e emozionali fa ancora parte dell’informazione giornalistica? – La difesa di Winter, l’autore della foto incriminata, argomenta che molte immagini protagoniste di concorsi come il POYi sono state modificate digitalmente, e si tratta di scelte estetiche che non contribuiscono alla correttezza dell’ immagine; ma sono solo modi tramite cui la scena è valorizzata esteticamente

E’ l’ interrogativo che ha sollevato il Los Angeles Times in relazione alle polemiche per il terzo posto al Pictures of the Years International, un prestigioso concorso di fotogiornalismo, conquistato da una foto scattata grazie all’add-ons più in voga su iTunes: Hipstamatic – C’è differenza fra il fotogiornalismo e la fotografia artistica? Quando un’immagine è stata deliberatamente modificata per ragioni estetiche e emozionali fa ancora parte dell’informazione giornalistica? – La difesa di Winter, l’autore della foto incriminata, argomenta che molte immagini protagoniste di concorsi come il POYi sono state modificate digitalmente, e si tratta di scelte estetiche che non contribuiscono alla correttezza dell’ immagine; ma sono solo modi tramite cui la scena è valorizzata esteticamente

Il fotografo del NYT Damon Winter si è piazzato al terzo posto al prestigioso concorso Pictures of the Years International con una foto parte di ''A Grunt’s Life'', reportage sui soldati americani in Afghanistan. La foto – racconta in un commento sul Los Angeles Times la fotogiornalista Alexandra Le Tellier – è stata oggetto di una controversia, perché è stata scattata con un iPhone tramite l’applicazione Hipstamatic, che tratta l’immagine con effetti speciali mentre la ‘sviluppa’.

Critici come il fotogiornalista Chip Litherland sostengono che usare Hipstamatic oltrepassa  la linea, porta le immagini dal fotogiornalismo alla fotografia. E nel passato, questo sarebbe stato un argomento chiaro e nitido. Come alterare i fatti, manipolare un’immagine con Photoshop cambia il suo significato. Prendiamo ad esempio la copertina infame del Time che presentò una versione più scura di uno scatto che ritraeva O.J. Simpson: l’ intervento di ‘editorializzazione’ poteva insinuare dubbi sulla sua innocenza.

In una dichiarazione in risposta alle critiche, Winter difende la sua decisione di usare l’applicazione e argomenta chiamando in causa le molte opzioni – pellicola, apparecchi fotografici, filtri, flash – a disposizione  dei fotografi nel momento in cui essi fanno delle scelte estetiche.

(segue su Lsdi)

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