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Appuntamenti 26 Apr 2006

“Come cambiano televisione, stampa e lavoro giornalistico”, incontro di studio domani a Milano

Sabato 13 maggio, presso la Fondazione (via delle Ore 3, Milano) si svolgerà l’incontro di studio sul tema “Come cambiano televisione, stampa e lavoro giornalistico”, promosso dalla Fondazione e dal Gruppo “Giuseppe Donati”.

Sabato 13 maggio, presso la Fondazione (via delle Ore 3, Milano) si svolgerà l’incontro di studio sul tema “Come cambiano televisione, stampa e lavoro giornalistico”, promosso dalla Fondazione e dal Gruppo “Giuseppe Donati”.

Questo il programma di massima: ore 10,00 – Introduzione del presidente della Fondazione, dr. Marco Garzonio ore 10,15 – Giovanni Seregni (Presidente della Seregni printing service): “Le nuove tecnologie nella carta stampata” ore 10,45 – Discussione ore 11,00 – Marco Rossignoli (Presidente Consorzio radio-tv Aeranti-Corallo): “Il futuro della televisione” ore 11,30 – Discussione ore 11,45 – Gianfranco Fabi (vice direttore Il Sole-24 Ore): “Come cambia la professione del giornalista” ore 12,15 – Discussione ore 12,30 – Conclusioni Il “Gruppo Giuseppe Donati” è stato fondato a Milano nel 1968 per iniziativa di alcuni giornalisti cattolici che operavano nelle maggiori testate giornalistiche e radiotelevisive. L’obiettivo era quello di proporre all’attenzione dei colleghi, ma anche di quella parte dell’opinione pubblica interessata alla evoluzione della comunicazione sociale, le difficoltà, i condizionamenti, le pressioni che ogni giorno si esercitano su preparazione e diffusione dei messaggi. Attualmente il Gruppo lavora in collaborazione con la Fondazione culturale Ambrosianeum, diffonde una news letter mensile (on line) che commenta i più importanti fatti del mondo della comunicazione e organizza incontri di studio. I due ultimi, in ordine di tempo, sono stati dedicati al fenomeno mediatico in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II e “come i mass media raccontano Milano”. Il Gruppo si ispira alla testimonianza di Giuseppe Donati, giornalista, cattolico, antifascista, morto in esilio nel 1931.

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