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Rai 15 Set 2010

Circolare-bavaglio del dg Masi, Roberto Natale (Fnsi): “Oppressive regole Rai”Giuseppe Giulietti (Articolo 21): “La porterò in Vigilanza”

“Il Direttore Generale della Rai manca di ogni rispetto non solo per l’informazione, ma anche per il senso del ridicolo. Nei giorni in cui i successi di ascolto di Enrico Mentana dicono quanto sia grande la domanda di un giornalismo autonomo, e mettono in difficoltà la parte dell’informazione Rai più gravata da vincoli politici, Mauro Masi risponde con un documento burocraticamente oppressivo.

“Il Direttore Generale della Rai manca di ogni rispetto non solo per l’informazione, ma anche per il senso del ridicolo. Nei giorni in cui i successi di ascolto di Enrico Mentana dicono quanto sia grande la domanda di un giornalismo autonomo, e mettono in difficoltà la parte dell’informazione Rai più gravata da vincoli politici, Mauro Masi risponde con un documento burocraticamente oppressivo.

Non ha avvertito disagio per un servizio pubblico che per tutta l’estate ha quasi cancellato l’offerta di approfondimenti informativi, ed ora coerentemente torna a mettere i bastoni fra le ruote ai programmi al via. Decisioni di questa natura sono un pericolo grande per l’autorevolezza del servizio pubblico e per la fiducia che ancora i cittadini – nonostante tutto - continuano a dare alla Rai”.

GIULIETTI, PORTERO’ IN VIGILANZA CIRCOLARE-BAVAGLIO DG
La lettera inviata nei giorni scorsi dal direttore generale della Rai Masi ai direttori di rete e testata è una ''circolare-bavaglio'' che ''dà inizio ad una grande campagna di mobbing contro tutti i programmi che non piacciono al direttore generale e al premier'': è il commento del portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, che annuncia che consegnerà il testo alla Vigilanza, all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, alla Federazione nazionale della stampa e all'Usigrai.
''In particolare - sottolinea Giulietti - il punto 2 della comunicazione urgente del direttore Masi in cui si arriva a minacciare la chiusura d'ufficio di un programma in presenza di una difformità tra le schede predisposte di un programma e il programma medesimo. Cosa resta dell'autonomia dei direttori di rete e di testata? Cosa resta del diritto di cronaca? Quella del dg Masi è una circolare che, perfino nel linguaggio, assomiglia più a un mattinale della vecchia questura che non a un documento di un'azienda che tra l'altro si occupa di informazione''.
''Provvederemo immediatamente - conclude il portavoce di Articolo 21 - a far avere questa gravissima circolare al presidente della commissione di Vigilanza, all'Autorità per le Comunicazioni, alla Fnsi e all'Usigrai''. (ANSA)

RAI: MASI, PROGRAMMI RISPONDANO A SCHEDE O RISCHIANO STOP

LETTERA DG A DIRETTORI, FORNIRE DATI E INFORMAZIONI NECESSARIE

Le trasmissioni della Rai devono corrispondere ''integralmente'' alle 'schede' che ne contengono tutti i dati e le informazioni editoriali necessarie, sottoposte all'approvazione della direzione generale, altrimenti rischiano la sospensione d'ufficio: è uno dei passaggi centrali della circolare inviata il 24 agosto dal dg Mauro Masi ai direttori di rete e testata e per conoscenza ai quattro vicedirettori generali Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei, Giancarlo Leone e Antonio Marano.
Nella circolare - si legge nel testo diffuso oggi dal portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, mentre la lettera del dg è una delle questioni sul tavolo del cda Rai, riunito a Viale Mazzini - si invitano i direttori ''a predisporre le schede in questione complete dei dati e delle informazioni necessarie, con l'obiettivo di evitare che l'incompletezza e l'assenza delle informazioni richieste possa comportare la mancata approvazione delle medesime. È inutile sottolineare che le schede devono essere puntualmente ed integralmente coerenti con i palinsesti approvati (peraltro all'unanimità) dal consiglio di amministrazione''.
Il dg precisa inoltre che ''la realizzazione concreta dei programmi dovrà poi essere integralmente corrispondente alle schede approvate. In caso contrario - sottolinea - il programma potrà essere sospeso d'ufficio''.
Nella lettera, Masi facendo riferimento ad una precedente disposizione di Cappon e Cattaneo, da lui già richiamata in passato, chiede che ''a partire dal prossimo palinsesto autunnale nei programmi di approfondimento non dovrà essere consentito l'utilizzo del pubblico presente in sala come 'parte attiva’ del programma'''.
Infine, il dg Rai raccomanda anche ai direttori ''una concreta e fattiva attenzione per il rispetto delle fasce orarie di tutela dei minori come da normativa vigente. Anche in questo caso nell'ipotesi di ripetute e acclarate violazioni, si potrà procedere d'ufficio alla sospensione del programma interessato''. (ANSA)

 

 

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