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Internazionale 02 Set 2015

Cinque giornalisti feriti a Kiev, protestano Ifj e Efj: “Le autorità garantiscano la sicurezza degli operatori”

All’indomani degli scontri davanti al parlamento ucraino in cui sono rimasti feriti cinque giornalisti, Ifj e Efj esprimono “forte preoccupazione” per i pericoli e la mancanza di sicurezza che caratterizzano il lavoro degli operatori dei media nel Paese.  “Le autorità locali - è l’appello pubblicato sul sito della Federazione internazionale dei giornalisti - devono garantire la sicurezza dei giornalisti che seguono i conflitti e permettere loro di informare il pubblico”.

All’indomani degli scontri davanti al parlamento ucraino in cui sono rimasti feriti cinque giornalisti, Ifj e Efj esprimono “forte preoccupazione” per i pericoli e la mancanza di sicurezza che caratterizzano il lavoro degli operatori dei media nel Paese.  “Le autorità locali - è l’appello pubblicato sul sito della Federazione internazionale dei giornalisti - devono garantire la sicurezza dei giornalisti che seguono i conflitti e permettere loro di informare il pubblico”.

La Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) e la Federazione europea dei giornalisti (EFJ) si uniscono ai sindacati ucraini nel deplorare il ferimento di cinque giornalisti nel corso degli scontri davanti al Parlamento di Kiev, capitale dell’Ucraina, in occasione dell’approvazione da parte dell’Assemblea, il 31 agosto, di un disegno di legge di modifica della costituzione che concede maggiore autonomia ai cittadini dei territori orientali del Paese. 
È quanto si legge in una nota pubblicata sul sito dell’Ifj con la quale il presidente del sindacato mondiale, Jim Boumelha, rivolgendosi ai media sul campo li incoraggia a “prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire che i nostri colleghi possano svolgere le loro funzioni in un ambiente più sicuro”.
Nel corso degli scontri, che hanno fatto registrare oltre 100 feriti e due vittime, sono stati anche impiegati – riporta ancora il sito dell’Ifj – esplosivi e lacrimogeni. “Siamo estremamente preoccupati per la sicurezza dei giornalisti – ribadisce il presidente dell’Efj, Mogens Blicher Bjerregård -. Le autorità devono garantire la sicurezza dei giornalisti che seguono i conflitti e permettere loro di informare il pubblico”.
Una situazione di costante pericolo ben nota al sindacato ucraino e alle federazioni internazionale ed europea, da tempo impegnate in un vasto programma di formazione sulla sicurezza dei giornalisti in Ucraina. “Negli ultimi 15 mesi - conclude la nota dell’Ifj - più di 300 giornalisti sono stati addestrati su come gestire i rischi e i pericoli durante manifestazioni violente o conflitti militari e nuovi corsi di formazione sono in programma nelle prossime settimane”.

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