Yang Tianshui, 45 anni, giornalista, è stato condannato a 12 anni di carcere per “sovversione”: l’accusa era di aver appoggiato un movimento di dissidenti in esilio che chiedono elezioni libere in Cina.
L’autore di articoli per il web, in prigione dallo scorso dicembre, ha annunciato che non ricorrerà in appello, in segno di protesta contro un processo a suo avviso illegale. Yang è uno tra i tanti scrittori e giornalisti condannati in quest’ultimo mese in Cina. Era stato incriminato dopo aver diffuso sul web scritti in supporto al “Velvet Action of China”, movimento conosciuto anche per la “Rivoluzione di velluto” promossa pacificamente nel 1989 contro il regime comunista dell’ex Cecoslovacchia. Il giornalista è noto per essersi sempre battuto, in particolare, contro la pratica della tortura. (Astro9colonne)