Domani Milan-Anderlecht di Champions League andrà in onda su Raitre anzichè su Raiuno. Ne dà notizia il cdr di Rai Sport, che protesta in una nota denunciando lo ''stato confusionale'' della politica Rai sullo sport. Al posto della partita, domani Raiuno proporrà il film 'Potere assoluto' di e con Clint Eastwood.
''L'improvvisa decisione aziendale di spostare su Raitre la programmazione della Champions League - sottolinea il comitato di redazione di Rai Sport - rappresenta un ulteriore indicatore dello stato confusionale in cui versa la politica della Rai sul tema dello sport. Se uno degli investimenti più onerosi sostenuto dall'azienda in questi ultimi anni viene così scarsamente valorizzato e difeso sono molti gli interrogativi inquietanti cui occorre dare risposta al più presto''. ''Le responsabilità di chi ha firmato con l'Uefa un contratto che lascia alla Rai moltissimi oneri e quasi nessuna possibilità di scelta su partite che non vengono più trasmesse in esclusiva - si chiede il cdr - merita o no un'attenta valutazione aziendale e provvedimenti conseguenti? E' possibile che nelle scelte di palinsesto del servizio pubblico Rai Sport debba essere sempre il vaso di coccio stretto tra le esigenze di reality show o trasmissioni di approfondimento di seconda serata?''. Per il cdr della testata sportiva, ''l'incapacità di arricchire le telecronache delle partite con una offerta più accattivante nelle trasmissioni post gara rappresenta una delle pesanti eredità che la precedente direzione di Rai Sport lascia a Massimo De Luca, chiamato però da subito a chiedere e ottenere maggiore rispetto per una testata troppo spesso mortificata al di là delle responsabilità, puntualmente denunciate dal cdr, di chi ha indebolito ruolo e compito dell'informazione sportiva del servizio pubblico con prodotti e trasmissioni che vanno decisamente migliorate''. ''A questo proposito suscitano inquietudine le indiscrezioni giornalistiche su come si stanno svolgendo le trattative con la Figc - afferma ancora il cdr - per il rinnovo del contratto relativo alle Nazionali di calcio. Ridimensionamenti dell'offerta o condivisioni con altre emittenti costituirebbero un pessimo segnale, come quello delle incaute dichiarazioni del direttore di Raidue già criticate dall'esecutivo Usigrai, sulle linee guida che l'azienda intende seguire riguardo allo sport, un settore che resta strategico - conclude la nota - per il futuro della Rai''. (ANSA)