Il Cdr esecutivo e il Cdr allargato dei Fiduciari di redazione della Mondadori, a seguito dell'assemblea dei giornalisti di ieri, 22 maggio, e al termine dello sciopero proclamato contro la cessione delle testate 'TuStyle' e 'Confidenze' alla European Network di Angelo Aleksic, «denunciano e stigmatizzano le pressioni esercitate dalla casa editrice tese a neutralizzare lo sciopero, sfruttando l'operatività di alcuni direttori, vicedirettori, collaboratori, nonché quella di personale editoriale coinvolto nel processo di lavorazione dei giornali».
È quanto denunciano, in una nota, i giornalisti del gruppo di Segrate. «Mentre ci sono altri editori, come Cairo, che rilanciano le testate – spiegano – il Cdr esecutivo e i Fiduciari Mondadori sono invece costretti a ribadire la propria assoluta contrarietà alla cessione delle due testate 'TuStyle' e 'Confidenze', che ritengono un tradimento dello spirito dell'accordo sullo stato di crisi ancora in corso, a seguito del quale altri 17 colleghi hanno già lasciato l'azienda».
Per questo, i giornalisti hanno valutato inopportuno presentarsi al tavolo che oggi, 23 maggio, avrebbe dovuto effettuarne la verifica, «valutazione – incalzano – che è stata esposta dal Cdr esecutivo nel corso dell'assemblea di ieri e che è stata votata a stragrande maggioranza (158 voti a favore su 164)».
Dunque i giornalisti richiedono all'azienda un incontro immediato tra il Cdr esecutivo e i vertici della Periodici «per ricercare soluzioni alternative alle cessione delle due testate 'TuStyle' e 'Confidenze' - si legge inoltre - e altresì per affrontare congiuntamente, nel quadro di un piano pluriennale e di ampio perimetro aziendale, eventuali criticità che possano preludere a tagli di salari o di posti di lavoro inaccettabili dopo quattro stati di crisi».
Confermato, infine, lo stato di agitazione, «rigido e sotto il controllo sindacale, che include un pacchetto di 5 giorni di sciopero», conclude la nota di Cdr e Fiduciari.