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Cessione TuStyle e Confidenze, la denuncia del Cdr Mondadori: «Dall'editore pressioni per neutralizzare lo sciopero»
Vertenze 23 Mag 2018

Cessione TuStyle e Confidenze, la denuncia del Cdr Mondadori: «Dall'editore pressioni per neutralizzare lo sciopero»

I rappresentanti dei giornalisti hanno valutato inopportuno presentarsi al tavolo che avrebbe dovuto effettuare la verifica dello stato di crisi in corso. «Confermato lo stato di agitazione che include altri cinque giorni di astensione dal lavoro», spiegano in una nota.

Il Cdr esecutivo e il Cdr allargato dei Fiduciari di redazione della Mondadori, a seguito dell'assemblea dei giornalisti di ieri, 22 maggio, e al termine dello sciopero proclamato contro la cessione delle testate 'TuStyle' e 'Confidenze' alla European Network di Angelo Aleksic, «denunciano e stigmatizzano le pressioni esercitate dalla casa editrice tese a neutralizzare lo sciopero, sfruttando l'operatività di alcuni direttori, vicedirettori, collaboratori, nonché quella di personale editoriale coinvolto nel processo di lavorazione dei giornali».

È quanto denunciano, in una nota, i giornalisti del gruppo di Segrate. «Mentre ci sono altri editori, come Cairo, che rilanciano le testate – spiegano – il Cdr esecutivo e i Fiduciari Mondadori sono invece costretti a ribadire la propria assoluta contrarietà alla cessione delle due testate 'TuStyle' e 'Confidenze', che ritengono un tradimento dello spirito dell'accordo sullo stato di crisi ancora in corso, a seguito del quale altri 17 colleghi hanno già lasciato l'azienda».

Per questo, i giornalisti hanno valutato inopportuno presentarsi al tavolo che oggi, 23 maggio, avrebbe dovuto effettuarne la verifica, «valutazione – incalzano – che è stata esposta dal Cdr esecutivo nel corso dell'assemblea di ieri e che è stata votata a stragrande maggioranza (158 voti a favore su 164)».

Dunque i giornalisti richiedono all'azienda un incontro immediato tra il Cdr esecutivo e i vertici della Periodici «per ricercare soluzioni alternative alle cessione delle due testate 'TuStyle' e 'Confidenze' - si legge inoltre - e altresì per affrontare congiuntamente, nel quadro di un piano pluriennale e di ampio perimetro aziendale, eventuali criticità che possano preludere a tagli di salari o di posti di lavoro inaccettabili dopo quattro stati di crisi».

Confermato, infine, lo stato di agitazione, «rigido e sotto il controllo sindacale, che include un pacchetto di 5 giorni di sciopero», conclude la nota di Cdr e Fiduciari.

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