“I Cdr de ‘Il Messaggero’ di Roma, ‘Il Mattino’ di Napoli, ‘Il Gazzettino’, il ‘Corriere Adriatico’ e il ‘Quotidiano di Puglia’, del gruppo Caltagirone, riunitisi nella sede della Fnsi insieme con i rappresentanti delle Associazioni di Stampa di Lazio, Campania, Veneto, Marche e Puglia, hanno esaminato la situazione occupazionale delle testate del gruppo Caltagirone e i riflessi occupazionali dello stato di crisi del quotidiano free press dello stesso gruppo ‘Leggo’.
Ai giornalisti di ‘Leggo’, interessati da un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura delle redazioni del Veneto, di Bari, di Torino e di Napoli e la chiusura delle edizioni di Bologna, Firenze, Genova e Lombardia, con il conseguente esubero di 12 colleghi, i Cdr delle testate del gruppo Caltagirone esprimono la loro piena e convinta solidarietà, rilevando che il piano di ristrutturazione presentato dall’azienda porterebbe, se pienamente attuato, alla dispersione e alla mortificazione di professionalità che, in questi anni, hanno fatto di ‘Leggo’ il terzo giornale d’Italia, come copie diffuse.
Ribadendo che la vertenza di ‘Leggo’ deve essere affrontata a livello e in un quadro nazionale, anche alla luce delle importanti ristrutturazioni a seguito di stato di crisi e dei pesanti tagli decisi dall’azienda nelle diverse testate del gruppo in questi ultimi anni, i Cdr hanno verificato che attualmente esistono ancora numerosi vuoti negli organici delle diverse testate.
Pertanto, i Cdr esprimono la convinzione che le professionalità dei colleghi di ‘Leggo’, interessate dal piano di tagli presentato dall’azienda, possono essere invece recuperate e ricollocate – come già avvenuto in precedenti occasioni – all’interno delle redazioni delle altre testate del gruppo, pur in un quadro di compatibilità con la progettualità delle singole testate”.