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La copertina del numero del Salvagente in uscita a fine maggio 2023
Libertà di informazione 09 Mag 2023

Caso Salvagente, il Codacons: «L'unico fine è garantire il diritto degli utenti alla corretta informazione»

L'Associazione per la tutela dei diritti dei consumatori replica al presidente Fnsi che aveva definito «inquietante» la richiesta all'Antitrust di inibire in via preliminare la pubblicazione di un articolo della rivista: «Esposto finalizzato ad accertare la correttezza dei test condotti dalla società  editoriale». Di Trapani: «È legittimo criticare qualunque inchiesta giornalistica, non è ammissibile chiedere un blocco preventivo».

«L'unico fine del Codacons è quello di garantire il diritto degli utenti alla corretta informazione». Dopo la presa di posizione del presidente della Fnsi sulla richiesta all'Antitrus di inibire in via preliminare la pubblicazione di un articolo della rivista in uscita a fine maggio 2023, sulla vicenda del test comparativo sugli olii d'oliva arrivano le precisazioni del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori.

«Sul caso del Salvagente – replica il Condacons – abbiamo presentato nei giorni scorsi un esposto all'Antitrust finalizzato ad accertare la correttezza dei test condotti dalla società editoriale con fini di lucro e che saranno resi pubblici a breve. Questo perché già lo scorso anno la stessa Antitrust bacchettò duramente Il Salvagente per il modo scorretto con cui conduceva i suoi test comparativi. Riteniamo gravissimo che, senza appurare i fatti e ledendo i più basilari principi della corretta informazione, si confonda con tanta superficialità e leggerezza la libertà di informazione con la libertà di diffondere test con scopo di lucro su prodotti in commercio realizzati in totale spregio delle direttive europee, che impongono criteri oggettivi e ben definitivi per realizzare comparazioni tra prodotti. Ridicola quindi qualsiasi accusa di censura, perché l'unico fine del Codacons è quello di garantire il diritto degli utenti alla corretta informazione, considerato che sono proprio gli utenti i destinatari di tali test comparativi».

Per il presidente Di Trapani, «spiace constatare che il Codacons continui a non cogliere il centro della contestazione, ovvero la difesa dei principi basilari di una corretta informazione: è legittimo criticare qualunque inchiesta giornalistica, ciò che non è ammissibile è chiedere un blocco preventivo».

@fnsisocial

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