«Prima la riforma Cartabia che ha messo nelle mani dei procuratori capo la decisione su quali procedimenti siano di interesse pubblico, quindi la decisione su cosa è notizia e cosa non lo è. Con la conseguenza che si sono censurati gravissimi fatti di cronaca, negando il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati. Ora la diffida, su carta intestata del ministero della Giustizia, firmata dalla direttrice reggente del carcere di Sassari che diffida formalmente un medico a rilasciare dichiarazioni sullo stato di salute del detenuto Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ormai 3 mesi e al centro di un dibattito nazionale sull'ergastolo ostativo. Fattispecie ancor più surreale la diffida è segnatamente nei confronti dell'emittente Radio Onda d'Urto». È quanto denunciano, in una nota congiunta, Federazione nazionale della Stampa italiana ed Esecutivo Usigrai.
«Un conto – rilevano – è il rispetto delle prescrizioni connesse al regime carcerario del detenuto, altro è mettere un bavaglio rispetto alle condizioni di salute del detenuto, con la minaccia di non permettere più alla dottoressa di visitarlo. Fnsi e Usigrai, a fronte dell'ennesima aggressione alla libertà di stampa nel nostro Paese, esprimono solidarietà all'emittente bresciana ed esprimono preoccupazione per la situazione in atto».