Il Comitato Esecutivo dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, nella sua riunione del 23 aprile, ha approvato il seguente manifesto – appello rivolto a tutti i colleghi (pensionati e attivi che considerano la Casagit un bene comune da conservare e migliorare) e sottoscritto anche dai candidati appoggiati dall’UNGP per le prossime elezioni del 6 -10 giugno
Le vicende che hanno interessato la vita della Casagit negli ultimi mesi del 2008 e nei primi del 2009, tra le dimissioni del Direttore generale e la nomina del suo successore, la pubblicazione dei risultati di bilancio e l’annuncio delle misure approvate dal CdA per riequilibrare i conti, dimostrano con ogni evidenza la necessità di una svolta decisiva nella vita di un organismo che più che mai, in una situazione di crisi generale non priva di preoccupanti risvolti sociali, appare indispensabile per garantire l’indipendenza e l’autonomia della professione giornalistica e di quanti la esercitano. L’esigenza di poter contare su una Cassa in buona salute e in grado di svolgere al meglio il proprio compito al servizio di tutti i colleghi e delle loro famiglie, appare, tuttavia, drammaticamente disattesa dallo stato di confusione che ha circondato gli ultimi provvedimenti, dalla mancanza di trasparenza nella comunicazione, dalla contraddittorietà di alcune misure e dalla stessa incertezza manifestata dai dirigenti, incertezza che a volte è degenerata in aperto nervosismo. Le imminenti elezioni per il rinnovo dell’Assemblea nazionale, del Consiglio di Amministrazione e dei sindaci, devono essere l’occasione per un profondo rinnovamento della dirigenza e per una svolta politica e amministrativa all’insegna del risanamento, della trasparenza, del recupero della funzione originale della Cassa, che è di integrazione e non di sostituzione del Servizio Sanitario Nazionale. E’ necessario che i tempi che precedono le elezioni vedano l’intera categoria impegnata in un profondo confronto di idee sul futuro della Casagit, al di là delle appartenenze e degli schieramenti politico-sindacali, nella consapevolezza che la Cassa è e deve restare uno strumento al servizio di tutti i colleghi e delle loro famiglie, e che per svolgere questo compito primario deve essere ben gestita e deve ripristinare un corretto circuito informativo con gli iscritti per conoscerne le esigenze e, a sua volta, far conoscere possibilità, ambito e limiti dei propri interventi. L’Unione nazionale giornalisti pensionati, che ha già chiesto di azzerare le decisioni frettolosamente adottate dal CdA a fine mandato, si impegna a partecipare a questo indispensabile compito di risanamento e di rilancio della Cassa, a partire da una necessaria ricognizione della situazione esistente, da condurre entro l’anno in corso con l’ausilio degli organi tecnici ma senza escludere, qualora se ne ravvisasse la necessità, l’apporto di specifiche consulenze esterne. Un progetto di legislatura non può non partire da una accurata “due diligence” sulla situazione attuale, che aiuti a gettare un realistico sguardo sul futuro, senza creare allarmismi ma anche senza nascondersi le prevedibili difficoltà. Gli obiettivi da perseguire sono l’equilibrio fra contribuzione e prestazioni, l’arresto del trend negativo dei conti, da ottenere anche alla luce della recente positiva conclusione della vicenda contrattuale, il risanamento del bilancio da conseguire in un arco di tempo ragionevole: il termine del mandato dei nuovi organi dirigenti. Gli strumenti da utilizzare sono la revisione delle prestazioni e delle convenzioni, una migliore e più oculata gestione dei poliambulatori. Il principio da ristabilire è il carattere integrativo degli interventi della Cassa rispetto al SSN. La chiarezza dei programmi, la trasparenza delle decisioni e la correttezza delle comunicazioni ai soci devono diventare lo stile di lavoro dalla nuova dirigenza. Se saranno necessari sacrifici, questi devono essere adeguatamente motivati e per quanto possibile condivisi. L’Unione nazionale giornalisti pensionati, che è una struttura della categoria e si muove in autonomia rispetto alle pur legittime correnti politico-sindacali, delle quali riconosce e apprezza l’attività di elaborazione e di proposta, si impegna a partecipare attivamente e responsabilmente con un originale contributo di idee e di contenuti programmatici alla fase preelettorale, e intende mettere un gruppo qualificato di colleghe e colleghi a disposizione di tutti i soci per la gestione della Casagit nel prossimo quadriennio, nella consapevolezza che il compito che i giornalisti italiani si trovano ad affrontare richiede il massimo di unità, di chiarezza e di trasparenza. Giuseppe Iselli (presidente nazionale UNGP) I candidati alla Casagit: Guido Bossa (Roma), Giuseppe Loteta, (Roma) Giorgio Frasca Polara (Roma), Neri Paoloni (Roma), Patrizia Rettori (Roma), Sergio Sergi (Roma), Lionello Bianchi (Milano), Gian Fulvio Bruschetti (Milano), Ezio Chiodini (Milano), Giuseppe Prunai (Milano), Adolfo Scalpelli (Milano), Gigi Speroni (Milano), Claudio Cerasuolo (Torino), Giovanni Giacomini (Ancona), Mario Petrina (Palermo), Enrico Bosi (Toscana), Enrico Pini (Toscana)