"Intorno alla Rai e nella Rai c'e' un'effrazione quotidiana delle regole". Lo afferma Carlo Verna, segretario nazionale dell'Usigrai. "Naturalmente", aggiungeVerna, "c'e' una gerarchia di norme e se passasse l'atto diindirizzo della Vigilanza, di cui si legge in queste ore,proprio seguendo questo principio, dovremmo considerarlo cartastraccia, finche' non ci sara' anche l'abrogazione, con riformacostituzionale dell'art. 21 della nostra Carta fondamentale etuttavia anche per il prestigio personale del presidente Zavolici aspetteremmo una crisi istituzionale al vertice dellaCommissione bicamerale piuttosto che un nuovo atto configuranteun sostanziale tentativo di censura, dopo l'assurda vicenda chel'anno scorso riguardo' la chiusura dei talk show".
Il segretario dell'Usigrai dice inoltre "Credo che anche il presidente Garimberti dovrebbe essere autore di un gesto forte di fronte ai comportamenti del direttore generale Masi e del direttore del Tg1, Minzolini, che non si supera, essendo costante nella faziosita'. Circa sei minuti di intervista in diretta al Tg1 delle 20 non si fanno neanche col presidente degli Stati Uniti. Mi aspetto lo stesso spazio dato a Ferrara (e' apparso come il comizio del consigliere del principe) ai direttori dei grandi quotidiani italiani. Sono certo peraltro che anche il presidente dell'Agcom Calabro' sentira' stavolta il bisogno di far sentire la sua voce". Verna poi parla di altri temi relativi all'azienda di viale Mazzini: "Nel frattempo nell'azienda siamo alla paralisi. Rainews, l'all news della Rai, e' messa alle corde solo perche' giustamente difende la propria autonomia da pesanti interferenze che hanno come obiettivo quello di portare all'assunzione di un esterno come condirettore, mentre si moltiplicano le vertenze di colleghi di alto grado senza incarico; le redazioni regionali sono state abbandonate al loro destino, a cominciare dagli organici e l'unico proditorio tentativo che si sta cercando di porre in essere e' quello di abolire la terza edizione a meta' della stagione televisiva. L'Usigrai non partecipa ai cori di silenzi e alle spallucce, se nessuno rompe gli indugi saremo noi a farlo andando a congresso straordinario e invitando a parteciparvi tutti i piu' autorevoli giornalisti internazionali". (AGI)