Parole semplici per valori importanti, insegnati con l'esempio quotidiano alle persone che amava, nella famiglia, nel lavoro, nel sindacato. Per questo la nostra collega Candida Curzi non avrebbe voluto un addio fatto di solenni cerimonie ma un saluto intimo, intenso e sobrio. E così oggi in Campidoglio dove una folla grande l'aspettava, la commozione si è sciolta in un abbraccio collettivo.
A salutarla nella sala del Carroccio, i colleghi di oltre trent'anni di vita all'Ansa, i tanti amici delle altre testate, direttori e praticanti, volti delle istituzioni e della politica, i compagni di tante battaglie sindacali.
Accanto alla bara coperta di rose bianche, le foto "di una vita pienamente vissuta", i momenti felici con il marito Vitantonio, i figli Emilio, Corallina, Olivia, i nipotini. Ma anche il mare e la vela, sue grandi passioni.
"Candida è stata una moglie, madre e nonna straordinaria.- ha detto il marito, anche lui giornalista e per tanti anni all'Ansa - Ma soprattutto 'compagna' nel senso in cui noi lo intendiamo, una parola che rappresenta dei valori. Di un compagno ti puoi fidare, è una persona perbene".
È toccato alla figlia Olivia ricordare la serenità con la quale Candida ha voluto accomiatarsi lasciando scritto di aver avuto una bella vita e che i suoi 58 anni "ne valgono venti di più o forse un'altra vita intera". Accanto ai familiari e agli amici, il presidente dell'Ansa e della Fieg Giulio Anselmi, il direttore dell'agenzia Ansa Luigi Contu, i direttori del Tg3 Bianca Berlinguer e del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro, insieme a Marco Travaglio, il segretario della Fnsi Franco Siddi, il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese, Walter Veltroni, il prefetto Nicola Cavaliere, il regista Citto Maselli. A portare il saluto del sindaco di Roma Ignazio Marino, l'assessore Flavia Barca. Poi le note di Mathilda di Harry Belafonte e il sound struggente di Damien Rice, che i figli hanno voluto come colonna sonora. Candida amava questa musica, hanno spiegato, amava la vita, "la magia delle piccole cose belle". (Di Emanuela DeCrescenzo) (ROMA, 30 NOVEMBRE - ANSA)
LUTTO NEL MONDO DEL GIORNALISMO, È SCOMPARSA CANDIDA CURZI
FNSI: "UN FULMINE A CIEL SERENO, UNA NOTIZIA DOLOROSA"
E' morta questa notte Candida Curzi, caporedattore centrale dell'Ansa fino all'agosto scorso. Avrebbe compiuto 59 anni il prossimo gennaio. Lascia il marito e collega Vitantonio Lopez e tre figli: Emilio, Corallina e Olivia. Nata a Roma, figlia di Bruna Bellonzi e Sandro Curzi, storico direttore del Tg3, la nostra collega Candida aveva trascorso la sua intera vita professionale all'interno dell'Agenzia. Cronista di razza, giornalista appassionata e rigorosa, era stata inviata di punta su alcuni dei maggiori fatti di cronaca italiana degli anni '80 e '90.
Nel corso della sua carriera, era stata fra l'altro responsabile delle redazioni Cronache italiane e Cultura e spettacoli prima di approdare all'Ufficio centrale.
Una vita professionale all'insegna della curiosità e della caccia alla notizia ma anche dell'impegno sindacale a difesa dei diritti e dell'integrità della professione. Un modello per quei tanti giovani colleghi che si affacciavano alla professione e che trovarono spesso in Candida un riferimento importante e un sostegno.
Ad agosto aveva lasciato l'Agenzia con un ultimo e discreto richiamo ad una maggiore presenza femminile anche nelle figure apicali della professione. (ROMA, 29 NOVEMBRE - ANSA)
CANDIDA CURZI:L'ULTIMO SALUTO DOMANI ALLE 15 IN CAMPIDOGLIO
L'ultimo saluto a Candida Curzi sarà domani dalle 15 in Campidoglio nella sala del Carroccio all'interno del palazzo Senatorio.
Sul suo profilo Facebook poco fa l'ultimo commovente post: ''Ci ha lasciato Candida Curzi, compagna, giornalista, madre amatissima e moglie innamorata. Lo annunciano il marito Vitantonio e i figli Emilio, Corallina e Olivia. La velocissima e devastante malattia non ha mai scalfito la sua dignità, il suo coraggio e la sua straordinaria capacità di sorridere sempre alla vita''. (ROMA, 29 NOVEMBRE - ANSA)
FNSI: "UN FULMINE A CIEL SERENO, UNA NOTIZIA DOLOROSA"
“Un fulmine a ciel sereno, una notizia dolorosa per tutto il giornalismo italiano. E’ morta Candida Curzi, improvvisamente, senza darci la possibilità, magari per un attimo, di essere più preparati a questo tristissimo, quanto inaspettato, epilogo. Tosta e battagliera nel suo lavoro di giornalista ha dimostrato anche nella sua vita privata, in questi mesi, la stessa forza nella riservatezza del dramma che stava vivendo. Tutta la sua vita professionale l’aveva passata all’Ansa diventando un grande punto di riferimento per i colleghi e l’informazione del nostro Paese, esponente di una grande famiglia di giornalisti dal padre Sandro, alla madre Bruna Bellonzi, scomparsa pochi mesi fa. Ma il suo impegno professionale, dopo aver lasciato l’Ansa, si era spostato all’Inpgi dove ricopriva il ruolo di Presidente della commissione alloggi. Una vita fatta di grande impegno per la categoria, per una maggiore presenza femminile nelle redazioni e protagonista di tante battaglie civili e professionali per l’affermazione di un giornalismo più vicino allo spirito dei lettori e dell’opinione pubblica che fino all’ultimo giorno ha portato avanti con rigore e spirito di servizio.
Alla famiglia di Candida, al collega Vitantonio Lopez e ai figli Emilio, Corallina e Olivia la vicinanza, l’affetto e l’abbraccio della Federazione Nazionale della Stampa”.
ASR: UN RICORDO PER CANDIDA E UN MINUTO DI SILENZIO IN CONSIGLIO DIRETTIVO
LUTTO NEL MONDO DEL GIORNALISMO
E' morta questa notte a 58 anni la collega Candida Curzi. Giornalista rigorosa, appassionata, curiosa, sempre a caccia di notizie. Accanto a questo, però, Candida ha sempre accompagnato un profuso impegno sindacale negli enti di categoria a difesa dei diritti, della deontologia e dell’integrità della professione.
Un esempio per tutti, soprattutto, per i colleghi più giovani che in lei hanno trovato sempre un sostegno e un punto di riferimento. Non dimenticheremo il suo costante, ma discreto richiamo ad una maggiore presenza femminile nelle redazioni e anche tra le figure apicali della professione. Un’intera carriera trascorsa all’Agenzia Ansa: tra gli anni ’80 e ’90 era stata inviata di punta su alcuni dei maggiori fatti di cronaca, poi responsabile delle redazioni Cronache italiane e Cultura e spettacoli prima di approdare all'Ufficio centrale come caporedattrice. Oggi durante il Consiglio direttivo dell’Asr, i colleghi la ricorderanno e osserveranno un minuto di silenzio. L’Associazione stampa romana si stringe con affetto al marito e collega Vitantonio Lopez e ai tre figli Emilio, Corallina e Olivia.