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Internazionale 21 Lug 2014

Boumelha (Ifj): “Israele non prenda di mira i giornalisti”

La Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), guidata da Jim Boumelha, condanna l’uccisione del cameraman e giornalista palestinese Kalhed Hamed, vittima, ieri mattina, dell’ennesimo raid a Gaza. E, in accordo con il Sindacato dei giornalisti palestinesi (PJS), chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro i giornalisti palestinesi, appellandosi alla comunità internazionale affinché intervenga “per aiutarci a porre fine a questo massacro”.

La Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), guidata da Jim Boumelha, condanna l’uccisione del cameraman e giornalista palestinese Kalhed Hamed, vittima, ieri mattina, dell’ennesimo raid a Gaza. E, in accordo con il Sindacato dei giornalisti palestinesi (PJS), chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro i giornalisti palestinesi, appellandosi alla comunità internazionale affinché intervenga “per aiutarci a porre fine a questo massacro”.

“Il nostro cordoglio va alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Khaled Hamad, – sottolinea il presidente della Ifj Jim Boumelha – ucciso mentre stava facendo il suo lavoro per assicurare che la verità venga alla luce”.
“Quanto sta accadendo a Gaza è scioccante e orribile – incalza Boumelha – . I giornalisti devono poter raccontare ciò che sta succedendo e non presi di mira dall’esercito perché fanno il loro lavoro. Chiediamo ad Israele il rispetto dei diritti e della libertà di stampa per i media palestinesi”. BRUXELLES (Belgio) – 21/07/2014 da http://www.giornalistitalia.it/

KHALED HAMAD LAVORAVA PER UN’AGENZIA TELEVISIVA. LASCIA LA MOGLIE INCINTA
GAZA: UN GIORNALISTA DI 26 ANNI VITTIMA DELLA STRAGE

GAZA (Israele) – Un’altra domenica e un altro lunedì di sangue a Gaza, dove – almeno secondo il bollettino ufficiale – il bilancio dei morti sale a quota 500 (stamane l’ultimo, agghiacciante, sterminio di un’intera famiglia con 7 bambini, in un raid a Rafah).
Tra le vittime di stragi che nessuno sembra riuscire a fermare, anche un giornalista palestinese: Khaled Hamad, 26 anni, che lavorava per un’agenzia televisiva. Ieri mattina stava viaggiando a bordo di un’autoambulanza, colpita da una dura offensiva di Israele, nel quartiere Sajaya, ad est di Gaza. Nel bombardamento il giovane reporter viene ferito, ma i bombardamenti non permettono l’arrivo in tempi brevi dei mezzi di soccorso e, quando riescono a raggiungerlo, Hamad è già morto. Probabilmente dissanguato.
Khaled Hamad lascia la moglie, sposata pochi mesi fa, incinta. 21/07/2014 da http://www.giornalistitalia.it/

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