«La nostra categoria è molto cambiata anche solo rispetto a pochi anni fa. È una categoria diversa, impoverita, che soffre anche per la mancanza di coraggio. Ma è una categoria che ha davanti tante sfide, tra cui quella posta dall'intelligenza artificiale. A noi non interessa il passato, noi abbiamo il dovere di guardare al futuro». Lo ha detto la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, intervenendo giovedì 19 settembre 2024, a Bolzano, all'assemblea elettiva del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige Suedtirol Journalisten Gewerkschaft.
«L'obiettivo - ha aggiunto - deve essere quello di riuscire a dare una pensione ai colleghi che oggi sono precari e che domani potrebbero vedere la loro retribuzione diminuire a causa dell'intelligenza artificiale. Garantire un'assistenza sanitaria eccellente anche se Casagit dovrà rivedere le prestazioni. Mi interessa rinnovare il contratto di lavoro giornalistico dopo 10 anni di stop. Dobbiamo proiettarci oltre quello che stiamo vivendo: per questo abbiamo chiesto alla Fieg di aprire i tavoli contrattuali. Chiediamo di recuperare il potere d'acquisto eroso dall'inflazione, di conciliare i tempi di vita e di lavoro, di avere regole certe sull'impiego dell'AI nelle redazioni».
Per Costante, «in questa situazione difficilissima dobbiamo dare speranza ai colleghi, capire come tutelare i più giovani, rafforzare la solidarietà generazionale. Dobbiamo parlare di libertà di stampa e di tutela dell'articolo 21 della Costituzione e insieme dobbiamo tenere presente l'articolo 36 della Carta, per cui ogni cittadino ha diritto a una retribuzione che gli consenta la dignità della vita».
Di intelligenza ha parlato anche il segretario regionale uscente Rocco Cerone, che ha ricordato i diversi incontri organizzati in regione sul tema, da quello nell'ambito del Festival dell'economia di Trento al seminario di domani, venerdì 20 settembre, all'Università di Bolzano, e annunciato una summer school sul tema in programma a Bolzano e Bressanone.
Ad aprire l'assemblea il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che ha ricordato l'importanza di «un giornalismo vero», «fatto da professionisti che hanno dimostrato di sapere comunicare e di saper rispettare la deontologia», e ribadito che «dobbiamo difendere il giornalismo anche con le regole che si sono create in questi anni» e allo stesso tempo «trovare nuovi sistemi per proteggere la funzione della stampa e del giornalismo».
Presente anche il segretariato aggiunto della Fnsi, Matteo Naccari, che si è soffermato sul lavoro negli uffici stampa, rinnovando l'impegno del sindacato al fianco dei colleghi. «Abbiamo visto che intervenendo con pazienza, il lavoro su questo settore porta dei risultati», ha osservato. «Nel pubblico - ha aggiunto - è ripreso il dialogo con le istituzioni per aggiornare la legge 150 e intervenire sulle criticità che ci sono. Va detto che serve che parta anche dai colleghi la rivendicazione dei diritti, come accaduto anche nel privato, dove pure il sindacato è intervenuto. Noi ci siamo».
Quella di Bolzano è stata la prima uscita pubblica per il neopresidente dell'Inpgi, Roberto Ginex, che è subito entrato nel merito. «I giornalisti soffrono - ha detto - soffre tutta la categoria. Nell'Inpgi ci sono i precari Cococo, gli autonomi e i colleghi che collaborano. Le istanze dei colleghi sono tante e tanti sono preoccupati del loro futuro previdenziale. Noi vogliamo un istituto solido, sostenibile e solidale».