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Editoria 24 Giu 2005

Biancheri (Fieg): “Moderato ottimismo per l'industria italiana della Stampa, leggera crescita nei primi 4 mesi del 2005”

''L'industria italiana della stampa è vivace e segue e si adegua alle trasformazioni della società contemporanea dimostrando di avere immaginazione''. Lo ha affermato il presidente della Fieg, Boris Biancheri

''L'industria italiana della stampa è vivace e segue e si adegua alle trasformazioni della società contemporanea dimostrando di avere immaginazione''. Lo ha affermato il presidente della Fieg, Boris Biancheri

''L'industria italiana della stampa è vivace e segue e si adegua alle trasformazioni della società contemporanea dimostrando di avere immaginazione''. Lo ha affermato il presidente della Fieg, Boris Biancheri, a margine della conferenza nazionale dell' istituto di ricerca sulle tecnologie editoriali, Ifra Italia, e dall' Associazione stampatori italiana giornali (Asig) a Catania. ''Nel complesso - ha aggiunto il presidente degli editori degli giornali italiani - la nostra stampa gode di buona salute, ma naturalmente per questo non può mettersi a sedere su una sedia aspettando che le cose succedano da sole''. Secondo il presidente Biancheri quella condotta dall' industria italiana della stampa ''è una battaglia che non ha fine''. ''Ma - ha osservato - gli editori hanno dimostrato di avere la percezione che occorre puntare sulla convergenza, che non ci sono barriere che si possano opporre anche all' interno delle redazioni stesse: non si può più vivere in un tanti comparti separati ma avere lo sguardo aperto e cogliere anche altrove, come in Internet, sfide e farle proprie, senza ostacolarle''. Per il presidente della Fieg ''nel complesso quella italiana è una stampa che sta bene'' e che per questo ''bisogna essere ragionevolmente ottimisti sul futuro''. ''Non siamo al massimo - ha rilevato - c'è sempre di meglio e capisco che ci sono editori e testate che abbiano difficoltà ma questo fa parte di un processo naturale''. Il presidente Biancheri ha ricordato che ''nei primi quattro mesi del 2005 l' editoria è cresciuta di circa l' 1,5%'' e che ''se confrontiamo i dati dei mesi di marzo e aprile del 2004 e di quest' anno l'aumento è valutabile sul 7-8%''. ''I sette milioni di lettori di italiani - ha osservato - non sono gli stessi di 20 anni fa, quando 7 milioni di persone avevano bisogno di leggere i giornali per sapere cosa succede nel mondo: oggi lo sanno attraverso altri mezzi. Quindi quei sette milioni di lettori sono persone interessate a saperne molto di più, e questo, se si considera anche che la popolazione di italiani non aumenta, mi pare un buon segno''. Per Biancheri ''la qualità della stampa italiana è nel complesso alta, anche mettendola a confronto con altri Paesi che hanno grandi tradizioni nel settore''. ''Sono assolutamente e matematicamente certo - ha concluso il presidente della Fieg - che l'industria editoriale italiana, come ha fatto fino a adesso, saprà fare fronte alle sfide del futuro''. (ANSA)

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