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Fnsi 02 Nov 2010

Berlusconi e attacco ai giornali, Franco Siddi: “E’ come un disco rotto” Roberto Natale: “Arroganza sui gay, minacce ai media e frottole varie. Sulle intercettazioni la Fnsi è pronta di nuovo alla piazza”

“Ormai è un disco rotto. I fatti, le parole e le musiche, del nostro tempo, le notizie e i punti di vista, viaggiano su mille canali, ma l’onorevole Berlusconi resta fermo al vecchio tempo, quello del 78 giri. Parla di imbrogli dei giornali, ma c’è da chiedersi quanto stia pensando ai suoi, oppure se questa ennesima espressione contro i media gli sia solo dal sen fuggita.

“Ormai è un disco rotto. I fatti, le parole e le musiche, del nostro tempo, le notizie e i punti di vista, viaggiano su mille canali, ma l’onorevole Berlusconi resta fermo al vecchio tempo, quello del 78 giri. Parla di imbrogli dei giornali, ma c’è da chiedersi quanto stia pensando ai suoi, oppure se questa ennesima espressione contro i media gli sia solo dal sen fuggita.

Anche quando torna a minacciare una legge sulle intercettazioni e sanzioni contro i giornali è fuori tema, luogo e tempo. Un disco rotto, appunto.” Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, ha dichiarato:
“Lo squallore delle dichiarazioni sui gay del Presidente del Consiglio, con parole che danno un potente contributo al degrado della convivenza nel nostro Paese, non deve far passare sotto silenzio il nuovo attacco ai giornali e il delirante proposito di bloccare per un mese i media che dovessero pubblicare intercettazioni sgradite. Berlusconi ha il bisogno sempre più accentuato di imbavagliare l’informazione: nessun giornalista deve poter svelare le frottole sulla “nipote di Mubarak” e le storie simili che ancora una volta stanno emergendo. Queste minacce vanno prese sul seri a maggior ragione se si arriverà al voto anticipato, il sistema della comunicazione potrebbe essere oggetto di forzature fin qui non sperimentate. Sappia però il Presidente del Consiglio che sul tema delle intercettazioni e del diritto di cronaca i sondaggi che sventola per invocare un giro di vite sono fasulli: la grande maggioranza dei cittadini italiani non ci sta a farsi sequestrare il diritto di conoscere come venga amministrato il potere. Lo ha già dimostrato con le partecipatissime manifestazioni che hanno contribuito ad affossare la legge-bavaglio. Se il Presidente vuole, ricominciamo”. BERLUSCONI, NON LEGGETE PIU' I GIORNALI, IMBROGLIANO
RHO-PERO (MILANO), 2 NOV - ''Non leggete più i giornali: vi imbrogliano''. Lo ha detto stamani Silvio Berlusconi all'inaugurazione del 68/o salone del ciclo e del motociclo di Milano. (ANSA) BERLUSCONI, RIPRESENTEREMO LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI
RHO-PER (MILANO), 2 NOV - ''Il governo intende ripresentare al Parlamento una legge per regolamentare le intercettazioni''. Lo ha detto Silvio Berlusconi sottolineando che ''questo tema e' nel cuore degli italiani: abbiamo dei sondaggi che lo dicono''. La legge, ha spiegato Berlusconi, conterra' tre punti: ''l'ultilizzo di questo strumento dovra' essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove ne' dalla accusa ne' dalla difesa; chi pubblichera' il testo di intercettazioni dovra' subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni''. (ANSA) LA NOTIZIA: BERLUSCONI, MEGLIO BELLE RAGAZZE CHE I GAY
Roma, 2 novembre. -"Sono fatto così da sempre, qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay". Silvio Berlusconi torna sul caso Ruby con questa battuta e scatena di nuovo le polemiche. Il premier arriva all'inaugurazione del salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho, esordisce con un riferimento proprio alla vicenda della giovane marocchina ("Ho un problemino - dice - avrei da sistemare qualcuno di questi stand, una certa Ruby") e minimizza le conseguenze dell'affaire: "finirà tutto in una tempesta di carta", aggiunge.
Un tempesta, secondo Berlusconi, innescata dalla stampa. Ed è per questo che il premier invita la platea a "non leggere i giornali, perché vi imbrogliano" e rilancia sul tema delle intercettazioni. Un tema, dice, che "è nel cuore degli italiani, abbiamo dei sondaggi che lo dicono". La riforma della legge, aggiunge, si baserà su tre punti: "l'utilizzo di questo strumento dovrà essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove né dalla accusa nè dalla difesa; chi pubblicherà il testo di intercettazioni dovrà subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni". Berlusconi difende poi l'operato dell'esecutivo e riferendosi alle fibrillazioni nella maggioranza assicura che il governo completerà la legislatura: "Degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati - dice – la realtà è che anche in quest'ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol".
Le reazioni del mondo politico alle parole di Berlusconi sono immediate: "Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia", dice in una nota il presidente dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. "Oggi - aggiunge - abbiamo avuto l'ennesima prova dell'inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio". Per Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd, Berlusconi "è un uomo che non è all'altezza di governare il nostro Paese: siamo di fronte ad un irresponsabile che vuole sembrare forte e baldanzoso - aggiunge - ma che invece è arrivato, in modo triste e squallido, alla fine della sua parabola politica. L'urgenza delle sue dimissioni e della fine del suo esecutivo è ogni giorno più evidente".
Sdegnata la risposta degli omosessuali, che accusano il presidente del Consiglio di omofobia: l'Arcigay definisce Berlusconi "machista e volgare" e chiede le sue scuse. E anche gli alleati-antagonisti di Futuro e Libertà non risparmiano critiche al capo del govern "parole inaccettabili - dice Chiara Moroni - così alimenta l'odio". (AGI) INTERCETTAZIONI: ODG SARDEGNA, TENTATIVO DI IMBAVAGLIARE I GIORNALISTI
Cagliari, 4 novembre - ''Giornali, notiziari radiotelevisivi e siti Internet d'informazione bloccati per un mese se scrivono notizie vere: in questo modo il Governo vuole punire giornalisti e testate che fanno il proprio dovere''. Lo afferma il segretario dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna, Luigi Almiento, che ha commentato così, a nome dell'intero Consiglio, la possibilità di una futura norma che riguarderà la pubblicazione delle intercettazioni.
''L'ennesimo tentativo di imbavagliare i giornalisti con lo scopo di impedire di fatto la cronaca giudiziaria - aggiunge il segretario dell'Ordine - è ancor più grave dei precedenti: il Governo, sull'esempio di quanto accadeva in tempi bui per la libertà d'informazione, vuole ora inviare le forze dell'ordine nelle redazioni, per impedire le pubblicazioni delle testate sgradite in quanto informano i cittadini. Esistono già norme penali, civili e deontologiche per sanzionare i giornalisti che eventualmente commettano abusi nell'esercizio della professione: non è necessario arrivare addirittura a impedire la pubblicazione''.
''Relativamente a un'altra esternazione del premier, che ha detto 'Non leggete più i giornali: vi imbrogliano', il Consiglio dell'Odg sardo respinge con fermezza l'ulteriore attacco alla libera informazione, tutelata dall'articolo 21 della Costituzione'', conclude Almiento. (ADNKRONOS)

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