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Rai 27 Apr 2006

Authority: "Meocci è incompatibile con il ruolo di direttore generale" Viale Mazzini sanzionata per 14,3 milioni di euro

Alfredo Meocci e' incompatibile con la carica di direttore generale della Rai. E' questo il verdetto del Consiglio dell' Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni

Alfredo Meocci e' incompatibile con la carica di direttore generale della Rai. E' questo il verdetto del Consiglio dell' Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni

La decisione - a quanto si apprende - è stata assunta a maggioranza, con cinque voti a favore (Lauria, Sortino, D'Angelo e Napoli e del presidente Calabrò). Il commissario Savarese è uscito al momento del voto.La decisione è stata assunta dal Consiglio dell'Authority con voto palese. Contro le conclusioni dell'istruttoria dei dipartimenti competenti, che avevano appunto rilevato l'incompatibilità di Meocci, hanno votato i commissari di area Cdl Innocenzi, Magri e Mannoni. VIALE MAZZINI SANZIONATA PER 14,3 MILIONI Contestualmente alla dichiarazione di incompatibilità per Alfredo Meocci, l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha comminato alla Rai una multa da 14.379.307 milioni di euro e allo stesso Meocci per 373.923 euro, come era stato proposto dagli uffici incaricati dell'istruttoria. "Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - spiega una nota dell'organismo - ha accertato l'incompatibilità della posizione del dott. Alfredo Meocci in qualità di direttore generale della Rai, rispetto alla sua precedente posizione di commissario dell'Agcom". "Pertanto - conclude la nota - è stata decisa l'applicazione delle sanzioni previste per tale violazione dall'articolo 2 comma 9 della legge n.481/95, nella misura di euro 373.923 a carico del dott. Meocci e di euro 14.379.307 a carico della Rai". BONDI, DECISIONE CHE PUZZA DI REGIME "Sbaglierò ma anche la decisione odierna dell'autorità garante per le comunicazioni si inserisce in un clima che puzza di regime. E' un altro brutto segnale, dopo tanti altri di questi primi giorni". Lo afferma Sandro Bondi, Coordinatore nazionale di Forza Italia, commentando l'incompatibilità di Meocci nella carica di Dg della Rai. LANDOLFI, TEMPISTICA AGCOM LASCIA PERPLESSI "Non è il caso di entrare nel merito di una decisione adottata, seppure con modalità quanto meno discutibili, da un'autorità indipendente. Lascia però sicuramente perplessi la tempistica scelta che coincide con una delicata e complessa fase di transizione politico-amministrativa". E' il giudizio del Ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, in merito alla decisione sul direttore generale Rai Alfredo Meocci. "Non si capisce infatti perché - continua Landolfi - l'Agcom abbia atteso fino ad oggi prima di decidere, impedendo di fatto al Governo di adottare tempestivamente provvedimenti consequenziali. Non vorremmo che fossimo in presenza di una nuova forma di spoil system: quello applicato da un organismo indipendente per conto di terzi". NATALE (USIGRAI) SU DECISIONE AGCOM PER MEOCCI L’irresponsabilità di coloro che l’anno scorso decisero di ignorare prevedibilissimi problemi di incompatibilità mette oggi la Rai nell’ennesima situazione di incertezza al vertice. Paradossale, poi, che il servizio pubblico rischi di dover pagare oltre 14 milioni di euro per una decisione che tutti sanno essere stata adottata fuori da viale Mazzini. E’ una plastica rappresentazione di come, al tempo del conflitto di interessi, la Rai venga tenuta al laccio della precarietà. Serve ora uscirne in maniera limpida, con un nuovo Direttore Generale che abbia un forte profilo di autonomia e un progetto di reale rilancio del servizio pubblico. Ad Alfredo Meocci, che oggi sconta colpe altrui, va riconosciuto di essere stato sostenitore convinto dei valori del servizio pubblico. Non è cosa da poco, a ricordare certi suoi predecessori.

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