Giornalisti malmenati dalla polizia nelle città greche, durante le manifestazioni di piazza contro il carovita. Lo denunciano le associazioni di Atene ed un comunicato è stato diffuso dall’organizzazione Reportérs sans frontières.
In Grecia i giornali e i mezzi elettronici stanno riportando con evidenza le proteste e le manifestazioni che si susseguono contro il carovita e contro la stretta attuata dal governo (negli ultimi giorni sono stati cancellati altri 30.000 posti di lavoro statali per rispondere alle richieste degli organismi europei).
E la polizia ha cominciato a picchiare i cronisti e a ostacolarli affinché non raccontino ciò che accade.
Reportérs sans frontières ha già raccolto numerose testimonianze: una fotografa di una stazione televisiva locale che ha denunciato di essere stata colpita con un pugno; un freelance ferito alle gambe con un bastone; un fotografo colpito deliberatamente da uno scudo antisommossa; altri reporter feriti deliberatamente dagli agenti con i manganelli.
La stessa organizzazione Rsf ha emesso un comunicato in cui si è detta indignata “dalla violenza della polizia contro i giornalisti, che sembra diventare una parte integrante della crisi greca”. Si è poi augurata che non ci siano vittime, prima che il governo di Atene ponga fine all’impunità “di cui godono i responsabili di questi attacchi violenti e spesso deliberati”. (da Giornalismo e democrazia)